Il primo racconto erotico!

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di Alba6990

Salve persone!
Benvenuti nel terzo episodio di “Le nostre prime volte”, la rubrica che va a scoprire le prima volte di tutti noi in campo erotico.
Ecco il vincitore della scorsa puntata: BumBum!
Devo ammetterlo: le orge con i peluche mi hanno spiazzata!
Dopo una leggera incomprensione, BumBum ha scelto il tema per questa puntata: il nostro primo racconto erotico che abbiamo scritto.
Partiamo subito!

La scrittura è un’arte, questo è ovvio. E il trasformare qualcosa di naturale, animalesco e pirnografico in qualcosa che sia di godibile lettura, non è affatto una passeggiata.
Molti sono coloro che si vergognano a buttare giù le loro fantasie. Noi abbiamo avuto il coraggio di superare il muro del pudore e della vergogna e siamo riusciti a partorire il nostro primo racconto erotico!
Il mio primo racconto erotico s’intitolava “Il mio amore, parte 1”, l’inizio della storia con il mio ragazzo, alias Christian. L’avevo scritto perché era un po’ di tempo che mi masturbavo sui racconti di EroticiRacconti e, un po’ per gioco e un po’ per curiosità, decisi di provare anche io. E mi ricordo che mentre lo scrivevo mi sentivo una specie di Premio Nobel della letteratura erotica! Avevo una convinzione assurda che quello che stavo scrivendo fosse un pezzo scritto benissimo, dettagliato e bello da leggere.
Mi ricordo anche che avevo scritto un avviso prima del racconto che recitava: “Premessa: questo racconto è diviso in capitoli che potrebbero cambiare il genere.”, come se i lettori fossero ritardati!
Poi, quando ho letto “Inserisci la mail”, sono andata nel panico!
“Oh no. Vuol dire che la mia mail è visibile? Non è anonimo? E se poi mi becco un maniaco? E se poi mi prendono i dati? E se poi mi hackerano la mail?”
Insomma, un casino di domande!
E poi ho fanculizzato i miei dubbi con un “Vabbè, proviamo!” e dopo aver partorito il mio nick Alba6990, ho premuto il tasto che pubblicava il racconto.
Inutile dire che adesso, rileggendolo, mi vengono i brividi lungo la schiena, mi si rizzano i peli che ancora devono spuntare! Quel racconto è scritto male, frettoloso, impacciato, non ha alcun impatto emotivo o descrizione articolata…e poi ci credo che pensavamo fossi un segaiolo 50enne che scriveva…cose! Ahahah!
Vabbè dai, penso sia normale!

E voi? Com’è stata la vostra esperienza al riguardo? Come al solito, scrivete qui sotto nei commenti la vostra esperienza e io proclamerò il vincitore con la storia più particolare! 12 giorni di tempo a partire da ora! Spero che anche questa puntata vi sia piaciuta! Ci vediamo nei commenti! Ciao!

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About Alba6990

Ciao, mi chiamo Alba6990… o almeno, questo è il mio nome su Internet. In realtà il mio nome non c’entra niente con “Alba” e 69 e 90 non rappresentano la mia data di nascita, semplicemente mi piacciono moltissimo… chissà per qual motivo! Sono una ragazza che ama qualsiasi tipo di arte, ma soprattutto sono amante della cinematografia, dei romanzi e della scrittura ed è proprio questo amore per la scrittura che mi ha portata, nel 2016, a provare a scrivere il mio primo racconto erotico. L’ho fatto quasi per gioco, ma adesso non riesco proprio più a farne a meno! Credo di scrivere dei racconti abbastanza belli, o almeno… così mi hanno detto… non mi piace giudicarmi senza ascoltare le “critiche” degli altri. Per quanto riguarda il tema dei miei racconti, quindi il sesso, posso semplicemente dire che lo considero anch’esso una forma d’arte. Per chiunque volesse contattarmi può farlo scrivendomi su palmierilaura79@gmail.com (e no, manco quello è il mio nome o la mia data di nascita reale ahah)

32 Comments

  1. Il mio primo racconto? Beh, FANTÁSIA naturalmente! Iniziai a scriverlo una sera di rabbia e frustrazione (quale potete immaginare), ma era da un po’ che ci pensavo perché stavo seguendo il mitico Rupescissa e Orsovaldostano.
    Mi sono messo alla prova su milú con i primi sei capitoli che poi inglobai in soli due alla prima stesura.
    Nessun dubbio a pubblicare quelle quatto cazzate nate da una stupida fantasia pornografica e infatti mi bloccai al terzo capitolo per mancanza di idee che non fossero banali.
    Ma…
    Ma Vik mi tagliò la strada, come un gatto nero, con il suo MORGANA: cazzo che flash! (Grazie Vik)
    Si aprì la storia, cresceva e si plasmava di capitolo in capitolo fino a quando non prese vita la trama di fondo e decisi di regalare il gran finale in anteprima a VeS, per i feedback che mi venivano da qui.
    Sono molto legato a questo racconto perché vi ho nascosto molto come anima e come simbologia: pochi l’hanno colta… ma ha anche fatto molto per qualcuno nella vita reale… me per primo (non scherzo).

    PS. Vik, non hai idea dei “buoni disastri” che i due racconti combinati possono scatenare… Morrigan ha diverse forme, lo sai… ;-P XD
    Testato con mano.

    1. Cinquanta sfumature di Morrigan. Ok vado a picchiarmi da sola allo specchio.

      Non capirò mai che diamine ti abbia flashato tanto in “Morgana”… Ok, non che voglia dire che mi fa schifo quel che ho prodotto, anzi, ma insomma, non pensavo potesse avere un impatto tale su qualcuno.

      (Sempre che Morgana sia un racconto… Ta da dannnn XD)

      1. Un giorno ti spiegherò.
        Della serie: “ho visto cose che voi umani…” XD
        Posso dirti tranquillamente di non sottovalutare mai ciò che viene scritto, perché a qualcuno potrebbe servire per cambiare.

      2. Non sottovaluto, ma penso sia naturale che la prospettiva cambi tutto. ‘Morgana’ per un lettore è una storia, degli accenni, citazioni, idee bene o male “nuove” o diciamo ,”non sue”. È un impatto esterno. Per me ovviamente quel racconto è una cosa nata da una somma di cose acquisite, rimaneggiate, rimuginate, intuite in diverso tempo. Insomma, il lettore è Asia che scopre e vive cose nuove, chi ha scritto invece…

    2. Fantàsia mi era piaciuto un sacco! Era decisamente diverso rispetto agli altri racconti che avevo letto, con una trama particolarissima!

  2. Il mio primo racconto erotico… Se considero l’ambito della “pubblicazione” allora sarebbe ‘l’insospettabile fidanzata del mio amico’.
    Nacque una notte post cena con un amico e la sua nuova fidanzata perfettina che avrei sinceramente preso a sberle per ore. Perfettina ma con un sottotesto da puttanella insulsa insopportabile. Lei e anche lui. Sberle potenti. Insopportabili. Ma decisi un po’ per divertimento, un po’ perché stavo andando giù di slivovice, di scrivere in soggettiva maschile. Mi dava più appagamento, dato che risultava più facile da scriversi visto che lei doveva essere la perfettina zoccola. Roba saffica sarebbe stata molto più complicata.
    Anche perché non ero del tutto sicura di palesarmi come una donna autrice di un racconto erotico.
    Cosa che ha ovviamente portato a parecchie foto di cazzi nella mia email (donna scrive di sesso=ninfomane vogliosa, ovvio).

    Semplificando: dovevo sfogare la voglia di sbattere le mani sul tavolo di quel ristorante urlando “sono due ore che tubate di mobili e amorinopuccipucci e questa ha una faccia da cerbiattina che come sei via per lavoro si fa trapanare da chiunque!”. Ho preferito sbattere le dita sulla tastiera. 😛

    1. Ahahahah “Come sfogare la rabbia con la tastiera”, una storia scritta e illustrata da Viktorie!?
      E non mi parlare dell’accostamento “scrittrice di racconti erotici = puttana divoratrice di cazzi”…le prime mail che ho ricevuto erano tutte proposte indecenti di sesso o seghe in macchina -.-“

      1. Dato che gmail ficcava in Spam ogni email, io sono finita subito a mettere il mio indirizzo a fine capitoli. Necessitando realmente di un feedback (considera che io non sto scrivendo nella mia madrelingua e quindi sono sempre curiosa di capire se riesco a farmi capire). La cosa ovviamente ha portato svariate persone a spedirmi innumerevoli fotografie dei loro peni.
        A cui a volte ho risposto “il mio è più grosso” per levarmeli dai cosiddetti.

        1. Ahahahah io uso la tattica del “Mi hai fatto crescere le palle e me le hai rotte!”

          1. Guarda, il problema di certi idioti è che se leggono un racconto in cui chi scrive è un uomo, allora per forza chi lo ha scritto deve essere un uomo. O un transessuale come minimo. Cioè la finzione narrativa per loro non esiste. Poi scrivi di cose accadute anche abbastanza fedelmente, e ti dicono che non credono sia successo.

            Quindi se scrivo come Pinco Pallino uomo, sono per forza Pinco. Se scrivo di Viktorie e di cose mie, allora sì, esiste la finzione narrativa.
            Checazzo…

          2. Oppure sei un uomo che si spaccia per donna -.-“

          3. Esatto. Un eterosessuale che scrive di scopate etero bramoso di, umh, ricevere foto di peni. What? XD

          4. Ahahahah per acchiappare una scopata con qualsiasi essere respirante che sta dall’altra parte del monitor!

  3. Quando sono finito su un sito di racconti erotici, devo dire che sono stato molto fortunato nelle letture (o forse avevo fatto un po’ di selezione) e mi piaceva leggere bei racconti, che mi facevano eccitare e fantasticare in modo diverso, dai soliti video…
    Mi sono reso conto che iniziavo a cercare argomenti che mi avrebbero eccitato di più e nel farlo sono capitato invece in racconti imbarazzanti…
    A quel punto mi sono detto: ma se scrivono questi perchè non posso scrivere io?
    E mettere giù alcune mie fantasie? Anche perchè ero consapevole che l’immaginazione non mi mancava, la capacità di creare situazioni eccitanti nemmeno, la capacità di scrivere… oddio su quella avevo qualche dubbio, ma peggio di alcuni non potevo fare e allora inizio a pensare e a ripensare e nasce “la baby-sitter”…
    Fantasia banalissima, ma che in nessun racconto avevo letto descritta come piaceva a me, dopo mezzo capitolo se la scopavano tutti, io invece volevo descriverci una storia, far crescere pian piano il desiderio…
    E così, molto lentamente e rileggendo mille volte, inizio il primo capitolo, dopo il quale, grazie a mail di complimenti ne seguiranno molti altri…
    L’unico problema è che ai tempi avevo la tastiera senza virgole XD
    Ora ne ho comprata una dove posso inserire una virgola ogni 100 parole :-p quindi va decisamente meglio, ma pur con le sue imperfezioni “la baby sitter” resterà sempre il mio primo racconto e forse il mio preferito…

    1. È indubbio che “il primo racconto non si scorda mai” XD XP

      1. Cacchio, hai ragione…

    2. Un racconto senza virgole è come la pasta senza il sale?ahahah

      1. Attenzione però che Joyce ci ha scritto due libri senza virgole e chissà che un giorno anche Bum non sia visto come una sorta di precursore dello stream of consciousness o stream of cocksciousness come lo chiamai in un racconto idiota.

        Anche questo fraseggio era senza virgole.
        Anche la frase aplena qui sopra.
        Oddio BUM ESCI DAL MIO CORPO!!
        ,,,,,,**!!,!*!,!!!!

        1. I flussi di coscienza sono il tema principale dei miei diari personali ahahah e sei appena stata infettata dal virus BumBum! Non so se esiste una cura!?

      2. L’unica cura sia quella di bere un antidoto prodotto dallo stesso Bum…
        Per altri dettagli dì a Vik di contattarmi pure in privato XD

  4. Dunque.
    Su un altro sito (VeS non esisteva ancora) e con un altro nickname (storia sentimentale da preservare) pubblicai il mio primo racconto; non era un gran racconto, unico capitolo, personaggi abbozzati, trama prevedibile; non lo lessero in molti.
    Ma a me piaceva. Sarei voluto essere il protagonista, mi coinvolgeva, in poche parole avevo scritto qualcosa di me e di mio e l’avevo pubblicato nonostante le mie ancestrali sicurezze.
    Lo ricordo con affetto, soprattutto perchè mi ha permesso di rifare pace con la mia vena creativa.

    1. Sono felice che la tua esperienza sia stata positiva al riguardo 🙂

    2. L’infinito valore taumaturgico della scrittura.

      1. siccome non posso risponderti nell’altro commento lo faccio qui…
        Uscire dal tuo corpo? Col cazzo che esco dal tuo corpo una volta che ci sono entrato :-p o meglio… col cazzo ci resto nel tuo corpo XD

      2. Bastava pigiare la freccina sul commento di Alba sul racconto senza sale (racconti azzimi?). Devi sempre vedere il ‘capocommento’ che è quello con la freccina…
        Difatti sto rispondendo a te dopo aver pigiato la freccina sul mio commento della taumaturgia.

  5. Niente meno che “In trasferta”, ma lì l’erotismo entra in secondo piano, praticamente.

    1. ci hai trovati allora XD

  6. Diario di una Stronza, il primo capitolo, pubblicato anni fa su eroticiracconti. Di gran lunga il peggiore di tutta la serie e scritto d’istinto una notte in preda alla febbre e al bisogno irrefrenabile di fare del male. Merita soltanto per gli strepitosi commenti degli imbecilli ho fatto incazzare.
    p.s. chi si rivede su wp

    1. quindi dovevamo spostarci su wp per leggere addirittura un tuo commento? :-p
      ricordo benissimo quel tuo primo capitolo, l’ho letto quando forse era già finita la seria ed in effetti era un capitolo molto strano, ma c’era qualcosa che mi piaceva e soprattutto… leggendo i commenti mi sono appassionato alla serie… quanti cretini frustrati che si erano risentiti XD
      poi già dai capitoli dopo invece c’erano solo complimenti (forse alcuni, addirittura dagli stessi che ti avevano insultato dopo il primo capitolo)

    2. Che è successo nei commenti?? Ahahahah

      1. Per lo più insulti e auguri di malasorte alla sottoscritta per aver raccontato un feticcio sadico in un modo che evidentemente offendeva la loro preziosa virilità

        1. Ah li ho appena letto e ti ho anche commentata su ER: probabilmente sono proprio quei morti di figa con cui parli, si sono sentiti feriti nell’orgoglio -.-“

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