Quindici giorni dopo

di Alba6990

Non è un vero e proprio racconto. È diciamo una sorta di riflessione personale sull’accaduto. Un “Che cacchio è successo?!”

Quindici giorni.
Quindici giorni lontana dal mondo che conoscevo per addentrarmi in un
mondo completamente nuovo. Un mondo che mi ha affascinata oltre ogni
dire, dove la religione induista fa da padrone, dove c’è un tempio in
ogni casa, dove l’amore e la pace sono pilastri.
E soprattutto: quindici giorni di astinenza completa. Essendo partita
per l’Indonesia con i miei genitori, non ho avuto chissà quanti momenti
privati: eravamo sempre in giro per qualche escursione, quando eravamo
sulle isole Gili e sull’isola di Lambongan facevamo tutto il giorno
snorkeling tra le tartarughe marine, dormivamo nella stessa camera e i
minuti al bagno erano contati per non far tardi a cena o a colazione.
Giusto un paio di volte all’inizio del viaggio ho avuto il tempo per un
paio di ditalini veloci. Ma non pensiate chissà cosa! Per il poco tempo
mi sono dovuta accontentare di un paio di orgasmi fatti a metà.

Quindi, la prima cosa che ho fatto quando sono tornata in Italia ieri è
stata masturbarmi!

Dopo aver disfatto una delle mie valigie…e dopo
aver cenato con una pasta al pomodoro perché di cibo indonesiano ormai
ne avevo mangiato troppo e a badilate…e dopo aver dormito come un
ghiro a causa del jet leg…sì, non è stato proprio il mio primissimo
pensiero masturbami, ma volevo farlo da giorni!
Il momento era propizio: le 5 di mattina! Nessuno era sveglio, io non avevo più sonno ed ero finalmente nella MIA camera!
Mi è bastato andare a recuperare un paio di mail di giochi di ruolo
“puttana-pappone” estremamente piccanti (oh Cristo, ho usato la parola
maledetta! Basta piccante! Sono quasi morta a causa del pepe e
peperoncino che hanno messo nella mia zuppa di pesce a Sanur e di tutti i
piatti ricchi di spezie che cucinano!) e un racconto che finisce con le
tre parole magiche “Ti amo papà” e il mio interno coscia era già umido.

Non mi sono neanche dovuta inumidire il dito medio con la saliva
talmente ero bagnata. Ho raccolto un po’ dei miei umori con il dito e ho
cominciato a sfregarmi il clitoride. Non c’è molto da descrivere,
perché il piacere stava arrivando quasi immediato. Sentivo il cuore
battere all’impazzata, i primi spasmi in vista dell’orgasmo si facevano
strada nel mio ventre e le mie dita facevano il resto. Sentivo il
piacere montare, la vetta era quasi vicina, finalmente sarei venuta dopo
giorni di astinenza  e…non sono venuta?
Ho sentito un enorme piacere riempire i miei sensi, ma…non era un orgasmo.
Per quale motivo non sono venuta? Non sapevo darmi altra spiegazione se
non il fatto che magari mi ero deconcentrata. Sì, probabilmente era
quello. Così, ho preso il telefono e sono andata su un porno a caso
della “mia playlist”: un bel threesome. Ricominciai a toccarmi, con
l’immagine di due ragazze bionde che se la leccavano a vicenda, mentre
il ragazzo affondava il cazzo nella carne di una delle due.
Come prima, non ci volle molto a sentire montare l’agognato orgasmo. Ma
anche questa volta, arrivai al punto di non ritorno e…ritornai? Ma che
ca…? Non ci vuole una scienza per avere un orgasmo! Perché non
riuscivo a prenderlo?! Ogni volta che tentavo di afferrarlo, mi
scivolava via dalle dita come sabbia. Riprovai altre tre volte, tutte e
tre le volte lo stesso frustrante risultato. Cominciavo a
demoralizzarmi.
Magari non ero più capace? No, ma che domanda stupida mi stavo facendo?!
Ovvio che me lo ricordavo, altrimenti non avrei mai sentito neanche un
briciolo di piacere! Ma allora che poteva essere?
Ero sul punto di gettare la spugna quando pensai di riprovarci un’altra
volta. Tornai su quel gioco di ruolo sulla mail e al racconto
incestuoso. Con quelli sapevo di andare sul sicuro, perché sapevo quanto
mi eccitavano.
Questa volta solleticai appena il clitoride con la punta del dito medio.
Come prima, sentii il piacere colmarmi piano piano, crescere dentro di
me. Ma stavolta qualcosa era diverso. Il piacere era quadruplicato, lo
sentivo al massimo, come quando si spinge l’acceleratore della macchina
fino in fondo in quinta. Sentii un’ondata crescere nel mio ventre, gli
spasmi che mi facevano tremare e contorcere dal piacere, mentre le dita
saettavano veloci come non mai. L’orgasmo era lì, dovevo solo allungare
bene la mano per arrivarci. E lo feci. E non solo mi ci aggrappai, ci
andai proprio a sbattere! Perché quando venni, successe qualcosa che non
mi sarei mai aspettata: dalla mia fighetta schizzarono cinque piccoli
spruzzi di umori. Quasi urlavo, continuando ad esclamare frasi oscene,
immaginando che mi stesse scopando un Uomo con la U maiuscola, uno di
quelli che sanno come e quando toccarti, che ti fottono come solo Dio
comanda. Dovetti mettere la mano libera dav
anti alla mia figa per evitare di combinare un macello con le lenzuola.
Quando finalmente riuscii a calmarmi e i miei occhi cominciarono a
mettere a fuoco l’ambiente attorno a me e le mie membra cominciarono a
rilassarsi, mi resi conto di quanto accaduto. Avevo squartato per la
prima volta in vita mia! Non credevo di esserne in grado!
Non ho idea del perché, non ho idea del per come, ma di una cosa sono
certa…è stato l’orgasmo più potente di tutta la mia vita! Ho macchiato
il letto come se ci avessi rovesciato sopra un bicchiere d’acqua e le
mie cosce tremavano come se dentro di me ci fosse un terremoto in atto. E
non ho la più pallida idea se accadrà di nuovo…fantastico! Mi tocco e
non so manco quello che faccio, sono un fottuto genio…
Qualcuno di voi mi sa dire cosa cazzo è successo?!

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