Autori a nudo: Aedon69

by Carol89

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Nuova intervista per la nostra rubrica che scava nella psiche degli autori erotici! Oggi incontriamo Aedon69, l’autore di Mara.

Questo contenuto è riservato a un pubblico adulto. Proseguendo nella lettura dichiari di avere almeno 18 anni.

Mara è il primo racconto di Aedon69 sulle pagine di Venere e il Sole. È un racconto duro e inquietante, molto esplicito, che ben rappresenta il suo stile. È stato molto apprezzato e, a quanto ci avete detto, molti di voi hanno scoperto grazie ad esso (e ad Aedon) un mondo erotico nuovo.

Come non procedere a intervistarlo, allora? Oggi incontro Aedon e provo a scavare nella sua psiche, sperando di non farmi troppo male…

Per questa chiacchierata mi sono preparata a dovere. Incontro Aedon in un parco cittadino isolato, su panchine in cemento. Indosso delle calze in nylon strappate in più punti, una minigonna, niente mutandine. Il mio reggiseno nero è in gran parte scoperto dalla camicetta male allacciata. Lascio – anzi, spero – che lui mi veda il sesso, mentre sto seduta con le ginocchia larghe: spero che questo gli sciolga la lingua…

Carol: Aedon, ciao e grazie di esserti prestato a questa chiacchierata. Prima di tutto, qualcosa su di te che vuoi rivelare. Dove vivi? Che età hai? Cosa fai nella vita, oltre a scrivere? Tutto quello che vuoi dirci, e niente di quello che vuoi mantenere segreto.

Aedon: Ciao, grazie dell’invito innanzitutto. Sono di Roma, ho 45 anni, divorziato. Ora sono cinque anni che convivo con una ragazza di Roma. Lavoro nel settore bancario, lavoro che mi piace a periodi alterni, a volte può essere di una noia mortale. Nel tempo libero, il poco che rimane, di solito scrivo, leggo (poco ultimamente). Negli ultimi tempi mi sto dedicando al disegno erotico, ebbene si, sempre sullo stesso argomento vado a scivolare, è una deformazione.

Carol: Bella l’idea del disegno erotico, dobbiamo riparlarne… Parliamo ancora un attimo della tua vita. La mia impressione è che noi tutti, autori di racconti erotici, siamo un po’ dei supereroi con due vite parallele. Delle specie di Batman o Catwoman. Parlaci un momento della tua doppia vita: chi sa che scrivi, e chi no? Che effetto ti fa avere queste due “identità”?

Aedon: La mia compagna sa che scrivo, conosce l’argomento, molti dei miei personaggi femminili sono ispirati a lei. Non ha mai letto i miei racconti e credo che non mi sentirei a mio agio a farglieli leggere, una parte di me rimane nascosta e sopita nel nostro rapporto di coppia. Amici e colleghi non immaginano nemmeno, mi diverto ad osservarli a volte, poi finiscono nei miei racconti con quella parte della loro personalità che rende meglio nella storia. È divertente parlare magari con un amica mentre dentro te sei lì a fantasticare in quale luogo le faresti praticare sesso di gruppo. Più che batman mi sento a metà tra Jason Bourne e Tinto Brass.

Carol: capisco benissimo quel divertimento di cui parli… anch’io attingo molto dalle persone che vedo e che conosco. Tu quando hai cominciato a scrivere? Come è successo?

Aedon: Negli ultimi 20 anni ho viaggiato per lavoro in Medioriente. Nei paesi più chiusi, dopo l’orario d’ufficio, si sta nei residence senza avere un briciolo di vita sociale da praticare. Con tutto il tempo libero che avevo a disposizione e dopo aver letto l’ultimo libro di Clive barker decisi di scrivere un bel racconto horror che avrebbe toccato tutti i punti che adoro del genere. Soddisfatto del risultato ed incoraggiato da un sito di racconti che avevo trovato girovagando in internet ho pensato : “perché non scrivere una bella storia di sesso che tocchi tutti i punti che mi fanno eccitare !”. Ho scritto il mio primo racconto e l’eccitazione che ho provato la prima volta è un ricordo che porto ancora con me. Quando ho iniziato a pubblicarli ero dubbioso sul risultato, invece sono cominciate ad arrivare mail di complimenti ed esortazioni a continuare questo o quel determinato racconto. Mi sono anche arrivate richieste di lettori che confusi dallo pseudonimo e credendo che io fossi una donna mi hanno chiesto di essere la loro mamma e di fare con loro tutto quello che avevo descritto, alcuni hanno espresso solidarietà per quello che mio figlio mi aveva fatto, sono la mail che preferisco. A parte gli scherzi, mi fa sempre piacere ricevere apprezzamenti e richieste e consigli.

Carol: Facci visualizzare il momento in cui scrivi. Dove lo fai, con quali mezzi? Quando? E tu come sei: nudo, eccitato, composto e vestito in ufficio, da solo, in compagnia…?

Aedon: Lo faccio dappertutto, paradossalmente il luogo dove mi riesce meglio è l’ufficio, nei tempi morti, che nel mio lavoro possono essere molto lunghi, mentre il brusio dei colleghi inizia a farsi fastidioso scrivere racconti mi aiuta ad isolarmi, riesco a trovare una concentrazione maggiore rispetto all’essere da solo in casa o nello studio. Purtroppo a volte scrivere racconti erotici, mentre si è circondati da altri,  provoca effetti “collaterali” vistosi, il segreto è non alzarsi ed aspettare il momento “Down”.

Carol: ahah!! Ecco, questa ambientazione proprio non me l’aspettavo! Per le tue storie poi… a proposito, veniamo a quello che scrivi. Il tuo stile è molto particolare. Tratti temi duri, difficili. Un erotismo spesso sporco, contaminato, violento. Non voglio chiederti perché questi temi – a meno che non sia tu a volercelo spiegare – ma piuttosto: è l’unico erotismo che apprezzi? Cosa pensi dell’erotismo leggero, di quello ironico, di quello romantico, di quello centrato sulla bellezza…? Ti eccitano altre forme di erotismo?

Aedon: Ad essere sincero quando scrivo a volte ho il dubbio che l’argomento, o piuttosto il contesto, possano urtare qualcuno. Però alla fine la violenza o il degrado di cui scrivo sono soltanto una fase di passaggio verso il lieto fine. Molte volte i protagonisti scoprono una parte di loro stessi proprio nelle situazioni peggiori, quasi una liberazione dalle catene di perbenismo che li imprigionano. Comunque adoro anche l’erotismo allegro, quello scanzonato, accompagnato dalla malizia leggera, ma per me il sesso e l’erotismo deve essere torbido e trasgressivo.

Carol: Una domanda da psicologo o filosofo: perché secondo te alcuni di noi scrivono racconti erotici e altri no? È una perversione? Una mania? O qualcosa che dovrebbero fare tutti?

Aedon: Forse lo dovrebbero fare tutti, è un divertimento, è un altro modo per amare la vita nelle sue cose più semplici, senza maschere o barriere. Quando scrivo mi lascio andare ed è liberatorio.

Carol: Concordo appieno. E adesso, una domanda da sociologo o scienziato della comunicazione (oggi mi approfitto di te!). Il panorama dei racconti erotici in Italia e online. Che cosa manca? Che cosa non ti piace? Che cosa non trovi e vorresti trovare, o vedere migliorato?

Aedon: Forse quello che mancava era quello che state facendo ora sul sito, un filtro sulla qualità ed un lavoro di revisione che permetta ai lettori di sapere che quello che andranno a leggere nei racconti è quello che cercavano e non una meccanica descrizione del solo atto sessuale. Mi piacerebbe vedere dei racconti illustrati da disegni che traducono in immagini quello descritto, o accompagnati magari dalle foto della musa che quei racconti li ha ispirati.

Carol: Bellissima idea. Credo che sia qualcosa su cui possiamo lavorare anche qui su Venere. Bene, l’intervista ufficiale è finita, ma c’è ancora la fatidica ottava domanda: dacci un tuo consiglio erotico! Un video, un fumetto, un racconto, una foto… qualcosa che vuoi consigliarci!

Aedon:  film: “Così fan tutte” di Tinto Brass, lo so che potrebbe far storcere il naso ma io adoro il suo lavoro la luce dei suoi film e le situazioni che descrive: la scena del prete sull’autobus è un must. I film a luci rosse di Salieri, quasi tutti. Leggo anche fumetti erotici di cui mi sento di consigliare: 1) “Convent of hell” di Barreiro, 2) Tutto … ma proprio tutto di Von Gotha, 3) “Young witches” di Solano Lopez.

Carol: Young witches è anche molto appropriato al clima di Halloween.. e cade a fagiolo per quello che vi proporremo qui sul sito la notte del 31! Ma intanto grazie mille a Aedon69 per questa appassionante chiacchierata. Vi ricordo che potete contattarlo per conoscerlo meglio o fargli altre domande, e vi consiglio ancora una volta di leggere il suo racconto Mara.

Alla prossima intervista!

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