Autori a nudo: Carol89

by Valestra83

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Quella che pubblichiamo oggi è un’intervista speciale e molto attesa: l’intervista a Carol, la creatrice di Venere e il Sole! È la prima intervista che Carol rilascia, e il merito va a Valestra83.

Qui sul blog trovate oggi una prima parte dell’intervista. L’intervista completa (oltre 40 domande, anche molto personali…) viene inviata in esclusiva ai Membri del Club di Venere.

Salve a tutti i lettori!

È il vostro caro Roberto a parlavi (Valestra83 sul Blog di Venere e il Sole e su IoMilù) nonché primo collaboratore di Carol. È tempo di feste, di regali e gioia. In virtù di ciò, lo staff oggi vi regala un’intervista esclusiva e speciale indovinate a chi? Proprio a Carol!
Sono sicuro che qualcuno starà pensando “Era anche ora! Dopo tutte le interviste dell’anno scorso sugli autori, mancava proprio la sua”.
Beh, eccovi serviti. E chi meglio di me per porle le domande? Ormai la conosco da qualche annetto e mi piacerebbe far conoscere un po’ della sua personalità effervescente anche a voi.
Chi si nasconde dietro “Venere e Il Sole”? Quale mente e soprattutto quale donna?
Scopriamolo insieme e buon divertimento! 😉

Valestra83: Ciao Carly! Sul beta-reader di IoMilù scrivi che “studi”. Cosa studi esattamente?

Carol89: Studio Scienze della Comunicazione all’università, a Milano. E ormai sono quasi in fondo al percorso…

Valestra83: Partiamo dalle origini. Come e quando è nata la tua passione per i racconti erotici?

Carol89: È nata privatamente, cioé non su Internet. Lo so, il mio è forse un percorso un po’ anomalo: ho iniziato a scrivere per me stessa, così come tante ragazze (immagino) scrivono il proprio diario. Ecco, io scrivevo racconti erotici, dando vita e corpo alle mie fantasie.

Valestra83: Ricordo che l’anno scorso, durante uno scambio d’email, mi hai svelato che molti dei racconti pubblicati su IoMilù li avevi già scritti diversi anni fa.
Cosa ti ha spinto a condividerli sul sito?

Carol89: Quando ho scoperto che in Rete c’era altra gente che scriveva e addirittura pubblicava racconti erotici, subito mi sono chiesta: perché non pubblico anche i miei? E subito mi sono risposta: perché non mi interessa per niente! Io scrivo per me stessa, e gli altri non capirebbero.
Per qualche anno è andata avanti così, con la stessa risposta. Poi chissà perché, l’estate scorsa (anzi tarda primavera) la mia perenne curiosità ha avuto il sopravvento… ho guardato fra i racconti che avevo scritto e mi è sembrato che Seaside potesse essere un buon candidato alla pubblicazione. Così, tanto per vedere che effetto avrebbe fatto su lettori diversi da me stessa.

Valestra83: Poi è giunto “Venere e il Sole”. Domanda simile: da dov’è nata l’idea di un blog specializzato e soprattutto cosa vuoi trasmettere ai lettori con i suoi contenuti?

Carol89: L’idea è nata quasi subito, appena ho visto il gran numero di lettori che ha avuto la serie di Seaside su IoMilù, e il discreto numero di email di complimenti e richieste. La mia fantasia galoppa sempre, e in più mi ha sempre dato fastidio il disordine e la scarsa qualità di gran parte dei racconti che ci sono su internet, compresi quelli di IoMilù. Mi sono detta: e se costruissi io una casetta per racconti erotici selezionati, scritti con passione? Detto, fatto.

Valestra83: Entriamo nel tuo modus operandi sulla composizione dei racconti. Come prima curiosità vorrei chiederti se hai degli orari preferiti per dedicarti alla scrittura oppure no? Se scrivi nei ritagli di tempo o dedichi del tempo particolare a questa passione.

Carol89: Sì, ho delle routine. Mi piace scrivere la sera, a volte fino a notte fonda, in camera mia. Mi piace perché sono tranquilla, so che nessuno mi interrompe, e sono libera di agghindarmi come meglio credo. Scrivo seduta al tavolo, sul mio portatile. Ho sempre fatto così.
Un’altra occasione in cui scrivo è il treno, dato che lo frequento spesso. Ma lì è più difficile: devi ritagliarti un angolino di privacy e approfittare del tempo disponibile. Comunque a volte ci riesco.

Valestra83: Da dove ti piace iniziare la composizione?

Carol89: In genere parto a scrivere dal principio. Ma quando inizio a scrivere sono già a metà del viaggio. Tutto ha inizio nella mia testa: quando mi folgora l’idea di un racconto, comincio a fantasticarci in ogni momento libero: all’università, per strada, in treno, a letto, a tavola. Immagino scene, personaggi, trama. Faccio diverse “prove” mentali. Poi, quando sento che è maturo, inizio a scriverlo, e da lì è la tastiera a  guidarmi.

Valestra83: Tralasciando i racconti su commissione, che come ben sapete spesse volte hanno già una trama predeterminata dal cliente, a cosa t’ispiri quando scrivi?
Una fantasia? Un evento realmente accaduto? O altro?

Carol89: Direi parto sempre da un’immagine. Una foto che mi colpisce, una pubblicità (sì, con le pubblicità capita spesso), una scena a cui assisto (ad esempio sui mezzi pubblici, o in spiaggia, o chissà dove), una scena di un film… In tutti i casi, un’immagine mi si fissa nel cervello e mi fa sentire un brivido erotico. E la mia fantasia comincia a galoppare: mi immagino che se fossi un Dio e potessi controllare come vanno le cose nel mondo, quell’immagine o quella scena le avrei fatte andare in un certo modo.. e comincio a costruirci una serie di eventi, una trama. Ecco, per me essere scrittrice è come essere una Dea che può controllare mondi e persone (immaginarie).

Valestra83: Ovvia la seguente domanda: quanto c’è di vero e di fittizio nei tuoi racconti.

Carol89: C’è sempre, sempre, un nucleo di verità. Cioè anche solo una scena o un’immagine, appunto. E spesso, anzi quasi sempre, i personaggi sono costruiti a partire da persone reali: personaggi pubblici oppure miei conoscenti oppure foto che mi colpiscono.

Valestra83: Spesso dalle tue opere si evince una forte componente di esibizionismo delle protagoniste femminili. Ti chiedo se sia scaturita da una pura sperimentazione o se possa esserci un collegamento con una tua fantasia? È frutto di mera creatività come autrice oppure…c’è un po’ di Carlotta in quella componente?

Carol89: Direi che c’è molto di me… l’esibizionismo, anzi un certo tipo di esibizionismo – sottile, malizioso, accidentale – mi fa letteralmente impazzire. E credo sia la prima volta che lo confesso così in pubblico… 😛

Valestra83: L’esibizionismo per Carlotta donna e non scrittrice.

Carol89: Vediamo se riesco a spiegarmi: sembrerà un po’ assurdo, ma io adoro assistere all’esibizionismo. Cioè vedere situazioni un cui è presente. Faccio un esempio, per spiegarmi. Un paio di estati fa, in stazione centrale a Milano, per caso ho notato una ragazza, in un bar all’aperto, seduta a un tavolino, che indossava una maglietta di cotone traforato, a maglie piuttosto larghe. E sotto non aveva null’altro. Si vedevano chiaramente, in trasparenza, i seni nudi, i capezzoli. E stava là, in pubblico, accanto alle altre persone. Ecco, quel giorno ho perso il treno e preso quello dopo. Sono rimasta là, a un altro tavolino, a osservare discretamente il modo in cui le altre persone la guardavano, lanciavano occhiate. Uomini e donne. Ero letteralmente sconvolta, rapita.
Probabilmente ad altre persone non dice granché, una situazione simile. Ma a me fa un forte effetto. Forse anche per le fantasie che ci costruisco su, non saprei.
Poi mi capita di farle anch’io in prima persona cose simili. Ma con una certa discrezione. Anche perché a metà inizio a tremare (letteralmente) e va a finire che me la godo meno che non a osservare da spettatrice – o da scrittrice.

Valestra83: Cos’è per te l’erotismo scritto? Cosa deve trasmettere e in che modo?

Carol89: Sarò ripetitiva, ma per me l’erotismo scritto è fantasia. È liberarsi dai vincoli del mondo, della realtà, e vivere vite e mondi alternativi, senza confini. È come il cinema. Quando scrivo, mi immergo nel racconto e non mi rendo più conto di quello che ho intorno: infatti spesso quando finisco mi accorgo sorpresa che sono passate magari due ore, e che ho le mani ghiacciate perché ero ferma e poco coperta… come se mi svegliassi da un sogno.
Secondo me un bel racconto erotico deve consentire una profonda e appagante fuga dalla realtà, o meglio, ingresso in una realtà alternativa.

Valestra83: Quando, secondo te, è “usato” male?

Carol89: Quando è sciatto, scritto di fretta, sgrammaticato. Io li chiamo racconti “segaioli”. Si capisce che rispondono solo all’eccitazione del momento (e in genere sono scritti da maschietti…). Però, per carità, tutti i gusti sono gusti. A me non piacciono, ma magari a un certo pubblico maschile vanno bene anche quei racconti.

Valestra83: Viviamo ormai in un’epoca in cui internet con la sua estemporaneità domina molti aspetti della nostra vita. Tra questi c’è ovviamente (e anche ai primi posti) l’erotismo. Qualunque persona può recarsi su di un sito, cliccare su un link free e guardare un video. In un contesto simile, mi sono sempre chiesto quanto possa resistere e soprattutto quanto possa essere efficace al giorno d’oggi l’uso della parola sul piano dell’erotismo. Tu cosa ne pensi al riguardo?

Carol89: Per me la grande forza dell’erotismo scritto, rispetto agli altri mezzi (video, immagini, fumetti), è che è estremamente più malleabile, plasmabile. A costo zero, con poco sforzo, puoi costruire tutte le storie che vuoi, modificarle, ampliarle. Fare la stessa cosa con un filmato o con un fumetto richiede tantissimo lavoro in più. Soldi, tempo e abilità tecniche.
Se fosse possibile scrivere con la tastiera e dare automaticamente vita a un film, con personaggi in computer grafica, probabilmente finirei col preferirlo ai racconti. E credo che un giorno sarà possibile.

Valestra83: Per te è maggiormente d’impatto un video, un’immagine o la parola scritta?

Carol89: Un’immagine. Senza dubbio. La parola scritta ha la funzione di evocare immagini, i video sono sequenze di immagini.

Valestra83: Sicuramente ogni autore è legato affettivamente ed emotivamente ad ogni suo racconto ma ce n’è sempre uno a cui si tiene particolarmente. Qual è il tuo?

Carol89: Quelli a cui tengo di più sono i più vecchi che ho scritto, i primi. Che sinceramente non sono pubblicabili: erano ingenui, scritti solo per me stessa. Ed ero ancora giovincella. Però sono affezionata a quei personaggi e quei racconti.
Figuratevi che ho pure un file excel dove ho catalogato tutti i racconti che ho scritto, segnando dove compare ciascun personaggio… sono un po’ matta 😛

Valestra83: Andiamo un po’ sul personale adesso…


[CONTINUA… L’INTERVISTA COMPLETA VIENE INVIATA AI MEMBRI DEL CLUB DI VENERE]

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