Brevissime dal Giappone (a Milano)

Beh come avrete capito gennaio ce lo siamo presi di sabbatico, noi della Mosca (che siamo io e voi lettori e contributori. Grazie delle tante email, su questo torno poi a dire qualcosa).

Ora sto sbadigliando e pian piano mi risveglio. Stiracchiamo le ali ancora sozze di panettone.

Bando ai convenevoli, ecco una noticina per rompere il ghiaccio. A Milano c’è una mostra (qui tutte le info) che sta facendo parlare di sé, perché dà fastidio a più di qualcuno. Ovviamente io sono invece a favore di promuoverla e che se ne parli, e andate a vederla. È l’erotismo tutto giapponese, e fighissimo, di Nobuyoshi Araki.

Ora, non sono il tipo da pippe mentali su doppi e tripli significati delle opere. Apprezzo molte cose della cultura giapponese, mi piace viaggiare in Giappone e credo che molti aspetti del sol levante possano dare una bella svegliata a noi europei ammuffiti.

Il sesso è un ottimo esempio. E infatti secondo me le fotografie di Araki potete gustarvele in un modo molto semplice e per niente cerebrale: immaginate di dare libero sfogo alle vostre fantasie erotiche, fregandovene del concetto di perversione. 

Immaginate di mettere su carta stampata le immagini che vi guizzano nel cervello, magari nel dormiveglia, al mattino, e che solitamente, da bravi puritani educati al “corretto”, ricacciate in un angolo.

Ecco, tutto qua. Fanculo ai critici (di tutti i tipi), e godetevi queste foto. E se vi eccitate, è una bella cosa.

Alla prossima (presto, eh).

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