Come ho capito di essere lesbica

di Taniahot

questo racconto di una vicenda che mi è accaduta realmente vuole
solo fungere da spiegazione sul come ho capito di essere attratta dalle
donne. Ovviamente commenti e critiche sono graditi, e spero che possa
piacervi ed eccitarvi. Un bacio.

Potete contattarmi all’indirizzo: taniahot@outlook.it

cominciò tutto quel sabato pomeriggio di aprile.
avevo appena finito di giocare una partita di pallavolo e come al solito, sfinite eravamo tutte in spogliatoio.
essendo le docce non separate, ed essendo io pudica del mio corpo,
aspettai che le altre si lavassero. appena uscite dalla doccia, mi
intrufolai dentro. mi tolsi l’accappatoio e cominciai a lavarmi. ogni
tanto guardavo il mio corpo. avevo un bel corpo. sportivo, senza un filo
di grasso. pancia piatta, una bella quarta di seno e un sedere che
aveva sempre fatto impazzire gli uomini con cui ero stata.
ero una delle ragazze piu attraenti della squadra, avevo pure un bel visetto da furbetta…
immersa nei miei pensieri continuavo a lavarmi, passai le mani sul corpo
con del sapone, accidentalmente mi toccai i seni e mi resi conto che
ero eccitata, i capezzoli erano belli ritti.

continuai a toccarli sentendo crescere il piacere. purtroppo visto il
vapore intorno a me, non mi accorsi che Erika, una delle mie compagne,
era appena entrata in doccia. mi guardò sorridendo, e io subito arrossii
e smisi di palparmi i seni.

lei mi squadrò interessata da testa a piedi. si soffermò sulla mia folta
peluria in mezzo alle gambe e mi fece imbarazzare ancora di piu.
per rompere quel silenzio ci mettemmo a parlare della partita.
mi stupì la bellezza di Erika. non l’avevo mai vista completamente nuda.
era alta piu o meno come me, sul metro e ottanta, stessa età (20 anni),
anche se era piu magra. i capelli mori lunghissimi le cadevano fino ai
fianchi sinuosi. aveva il seno decisamente più piccolo del mio (una
seconda), ma i capezzoli scuri erano bellissimi. quello che mi affascinò
di piu era il suo pube complatamente liscio. era la prima ragazza
completamente nuda che vedevo in tutta la mia vita.
mi accorsi che anche lei fissava il mio corpo, e in particolare i miei seni.
mi resi conto che stavo provando un’attrazione per quel corpo nudo, era
cosi sensuale, bagnato e coperto di sapone, era una sensazione che non
avevo mai provato prima, neanche i ragazzi con cui ero stata mi avevano
mai fatto questo effetto.
ad un tratto mi chiese con un sorriso malizioso di lavarle la schiena.
titubante ma eccitata presi la spugna e cominciai a farla scorrere. lei
si girò verso di me e mi guardò fissa negli occhi. io smisi di lavarla.
ci avvicinammo sempre di piu. quando i nostri visi furono a pochi centimetri chiusi gli occhi e lei mi baciò.
era una sensazione fantastica. poco dopo sentii la sua lingua in me,
cosi prepotente. la passione esplose. contraccambiai. le nostra lingue
si unirono, mi mancava il respiro. lei cominciò a palpare i miei seni,
poi i capezzoli eretti. staccai la bocca dalla sua per gemere di
piacere. le sue mani si fecero piu insistenti. il piacere aumentava.
mi prese la mano e se la mise sul seno. voleva godere anche lei. le
toccai i piccoli seni come se fossero i miei, cercando di darle il
massimo del piacere. lei gemette quando le strizzai dolcemente i
capezzoli. lo fece anche lei e io urlai di piacere.
ora mi sentivo caldissima in mezzo alle gambe, ero presa dalla passione.
volevo dirle di darmi piacere laggiu ma non ne avevo il coraggio.
lei mi lesse nel pensiero e si piegò iniziando a baciarmi i seni
immergendoci dentro il viso, poi i capezzoli, stuzzicandoli un pò con la
punta della lingua,   poi il ventre, poi giù fino ad arrivare con le
labbra all’altezza della mia vagina. si fece largo tra la peluria e
cominciò a toccarmi le labbra con le dita e a leccarmi il clitoride.
stavo morendo di piacere, nessuno mi aveva mai toccato cosi.
urlai scossa da brividi. lei aumentò il ritmo della lingua e infilò due
dita dentro le labbra. cominciai a muovere ritmicamente i fianchi,
l’orgasmo era vicino. mi aggrappai al muro della doccia per non cadere,
sfinita dalle dita e dalla lingua di Erika, che mi stavano letteralmente
mandando in estasi.
lei mi guardò piena di lussuria e ficcò anche il terzo dito, ero all’apice e venni, squassata dai brividi dell’orgasmo.
l’acqua continuava a cadere intorno, io ancora in preda all’orgasmo
guardai Erika e mi misi seduta a terra, anche lei lo fece, solo che
allargò le sue lunghe gambe offrendomi la sua vagina rasata. era
vogliosa, voleva che io ricambiassi.
sorridente mi avvicinai a lei, dandole un intenso bacio in bocca, così
da assaporare i miei stessi umori dalle sue labbra e dalla sua lingua,
poi mi avvicinai ai capzzoli, prima li baciai poi li mordicchiai
dolcemente, provocandole un piccolo sussulto di dolore misto a piacere.
baciai e leccai tutto il suo corpo fino ad arrivare al centro del suo
piacere, la leccai e poi introdussi le mie dita nel suo sesso,
aumentando e variando il ritmo. lei chiuse gli occhi e cominciò a
gemere. continuai cercando di darle tutto quello che potevo. mentre
infilavo le dita, prima due, poi tre, poi quattro, continuai a leccarla,
stimolando con la lingua il suo clitoride bello gonfio. capì che stava
per venire e infatti, poco dopo, sfinita dalle quattro dita che
entravano e uscivano dalla sua vagina e dalla mia lingua ch e sensa
sosta le torturava il clitoride, venne, urlando il suo orgasmo.
ci guardammo sorridenti, felici di esserci regalate tanto godimento.
dopo riprendemmo a baciarci ancora più intensamente di prima,
accarezzandoci a vicenda ogni parte del corpo, leccandoci le dita piene
del frutto del nostro piacere.
dopo un pò ci rivestimmo, uscimmo fuori insieme e dandoci un altro intenso bacio ci salutammo.
da allora ho capito di sentirmi attratta dalle donne, e iniziai la mia prima relazione omosessuale con Erika.

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