Dal Diario di Carol
Riflessioni sulla bellezza. Che mi sono venute mettendo in fila una serie di esperienze di questi giorni. A partire da…

[Photo credit. Se non è bellezza perfetta questa…]
…questa: un articolo del Washington Post (qui tradotto in italiano) sulla professione di quelli che correggono digitalmente i difetti degli attori, in film e telefilm.
Ebbene sì, esiste questa professione: vengono spesi un casino di soldi (dollari, di solito) per correggere rughette, brufoli, storture e quant’altro, e far apparire attrici e attori perfetti e beliissimi.
Ne parlavo (scrivevo) l’altro giorno con Stanley, il nostro esperto di grande e piccolo schermo. E lui, da bravo esperto, mi ha consigliato un filmetto divertente sul tema: Hot Bot, appena uscito (io l’ho trovato su Netflix). Storia di due teenager sfigati che si trovano tra le mani una modella-robot, praticamente come fosse appena uscita da una rivista patinata.
Alta, bionda, formosa: la bellezza perfetta, insomma. O almeno quella che ci abituano a pensare, anche nei film.
E nei racconti erotici? È l’interrogativo che mi sono posta.
Cioé, nei racconti erotici si trovano entrambi i tipi di bellezza: quella perfetta, da film, e quella normale, da vita reale. Fatta anche di difetti grandi e piccoli. Ma quanto? In che proporzione?
E soprattutto, come si fa ad entrare nella testa dei lettori e sapere loro che cosa si immaginano? Come si raffigurano i personaggi, la bellezza?
Un lettore se li immagina i brufoletti? E altri difetti che non sto nemmeno a nominare? Forse no, forse ci immaginiamo tutti dei personaggi perfetti stile manga.
Voi che ne dite?
E comunque, a proposito di film, stavo dicendo proprio a Stanley che dobbiamo fare qualcosa con Bollino Rosso, la sua storica rubrica. È troppo prezioso tutto quello che ha raccolto lì: un sacco di segnalazioni precise di scene erotiche nei film. Sto pensando a una raccolta dedicata, magari proprio un ebook… voi ve dite? Spingetelo a lavorarci!!! 😉
Carol