(Drabble) – Perché

di Blubear

-Perché?

-Perché te l’ho chiesto, ecco perché!
È confusa, glielo si legge in faccia. La luce del lampione entra dalla finestra e ci illumina come un quadro del Caravaggio: “Puttana in ginocchio con cazzo di cliente alla bocca”, gli sguardi incrociati.
-Proprio non capisci vero?
Rimane in ginocchio mentre mi sfilo dalle sue mani e risistemo il tutto nei pantaloni.
Rimane così… interdetta, mentre apro la porta per andarmene.
-Ti prego…- sta per piangere.
Mi volto, guardo un’illusione.
-Se fai qualcosa perché chiesta è un favore, una condiscendenza…

Ora sta realizzando, ora ha capito…

Troppo tardi: -Offrirsi è complicità… addio

Share this Post

13 Comments

  1. Quanta profondità in poche righe? Grande! E poi ho appena letto la tua descrizione del tuo profilo (quella sul fatto che ami i libri)…e concordo su tutto, soprattutto sulle dannate orecchiette ai libri!!

    1. Ahahah, non sa cosa rischia chi li fa di fronte a me!
      Veramente, mi prudono le mani.

      1. Mia madre! Lei li fa! La cazzio ogni volta ahahah

      2. Io sono per la vita dei libri. Non che li mastichi, ma li leggo, rileggo, mi ci addormento, ci metto un biglietto del treno come segnalibro, li presto, li porto in borsa… E se necessario, faccio anche una linguetta. Perché il libro è un’entità quasi metafisica di quel che è dentro. Lui è carta e inchiostro nero, la poesia che mi emoziona è “altro”. Ovviamente per non dire dei libri antichi, che per quanto rispetto e cura li tratti, hanno il loro vissuto.
        (E ne ho alcuni che ne hanno molto di vissuto…) Meglio una libreria “ammaccata” ma di libri vissuti, il cui contenuto è servito a darmi qualcosa, che la perfezione ossessiva del collezionista che rischia di sfociare nell’estetica del contenitore.
        Tipo quelli che hanno scaffali strapieni di libri, ma non hanno mai scoperto che sono scritti anche dentro. XD

  2. No Vik, non hai capito. Non è una ossessione da collezionista alla “guai a chi lo tocca, quello è mio”, é una specie di venerazione di qualcosa di magico e sacro che deve essere essere usato fino allo sfinimento ma al tempo stesso preservato il più a lungo possibile per poterne usufruire il più a lungo possibile.
    Una cosa che viene da moto lontano, dai tempi in cui la Cultura era un valore e i libri ne erano la custodia.
    Metti che poi, ai miei tempi ti beccavo uno scappellotto se soavi fare un’orecchia al tuo quaderno, figuriamoci a un libro.

    1. “There are more things in heaven and earth, Horatio, Than are dreamt of in your philosophy.”… XD
      Attento, se mi dici che la tua logica è tenere bene i libri per usufruirne a lungo, e che la cosa viene dai tempi in cui la cultura era un valore, praticamente stai asserendo che chi non tiene bene (per te) i libri, non attribuisce valore alla cultura 😛
      -al netto poi che la cultura è multiforme e la scrittura ne è una parte, i libri una parte di essa, e certi libri una parte ancora. Se c’è una cosa che penso sia inscindibile dal concetto di cultura è proprio quello di non settorializzare forma, espressione o modo di usufruirne.
      Lasciatemi fare le fottute linguette se mi serve, che ogni libro che ho ci ho fatto sesso più di tanta altra gente e con molta più passione di quel che lasci pensare. XD –

      1. No, non intendo assolutamente che chi Usa i libri non attribuisce valore alla cultura.
        Un libro, e comunque qualsiasi opera, Deve essere usata, ma lo deve essere [IMHO XD] con l’idea di lasciarla… ai posteri diciamo.
        Non vedo nulla di male a sottolineare, evidenziare, fare delle note su un libro, ne accresce il valore; usarlo fino all’usura va bene.
        Maltrattarlo è quello che mi dà fastidio, sembrerà stupido, lo so, ma perché fargli l’orecchio se puoi benissimo inserire un foglietto per tenere il segno, perché piegarlo fino a snervante la brossura, perché mangiarci sopra. Insomma la cura di una cosa che, per me, ha valore, non da tenere sotto una campana di vetro ma neanche da sbattere come uno straccio.
        Comunque è anche vero che la cosa deriva dall’educazione è dal vissuto: come ti dicevo ai miei tempi l’orecchia era un rimprovero assicurato, ma tieni conto di quanto guadagnava una persona normale in rapporto a quanto costavano i libri.
        Poi vero che la cultura ha le sue molteplici forme di espressione, ma solitamente sono opere uniche quindi a maggior ragione da preservare.

    2. Io penso che i libri abbiano dei sentimenti, un’anima. E penso che se facessi loro un’orecchietta o li “pasticciassi”, farei loro del male! Pensa se uno venisse da te e tirasse le orecchie in continuazione…è la stessa cosa che penso io! E mi incazzerei se mi succedesse!

      1. Pensa se invece al libro piacesse che il mio rapporto con lui sia così forte da dire “piego questo angolo bianco di pagina, c’è dentro qualcosa che per me vale così tanto che voglio renderlo ritrovabile sempre, quando ne avrò bisogno.”
        Come una foto appesa, un biglietto nel portafogli, un tatuaggio.
        Ognuno di noi si crea delle “tracce indelebili” per aggrapparsi in certi momenti.
        Un foglietto può cadere, può essere perso, un angolino minimo (parliamo di questo, non di piegare a metà una pagina) rimane così.

        E in certi casi fa meno danni di altro. Io ho due pagine di un libro colorate di blu perché il segnalibro che c’era dentro era di plastica o che ne so, ha stinto. Sembra ci abbia schiacciato dentro un puffo.

        1. Capisco il tuo concetto, ma non riesco a farlo io! È come se gli tirassi un pugno…per qusato, tutti i libri che ho sono soggetti a carezze e bacini dalla sottoscritta! (Seriamente, bacio e accarezzo le copertine per dimostrare ancora di più il mio amore!)

          1. Ho i brividi pensando al baciare i miei libri… Anche perché con ina gatta che vive sulle librerie, meglio non baciarle. Meglio non sapere. XD

          2. Non so se esiste una perversione sessuale per i libri…devo controllare! Ahahah

          3. Sono quasi sicura di sì. XD

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>
*
*