Giovedì, gnocchi
Come potrebbero confermare molte mie amicizie, sono sempre stata eclettica nelle mie preferenze estetiche, amorose, e scopatorie.
Per me conta il singolo individuo, e quindi ecco che se “quello” mi piace, mi piace. Ve ne sarete accorti dalla varietà di soggetti di questa rubrica.
Le patate per gli gnocchi son tutte diverse. Ma egualmente potenzialmente buone. Pure quelle marce dentro a volte sembrano buone fuori. Va’ la sfiga, tocca provarle.
Però, sarebbe disumano non avere delle inclinazioni, e la sottoscritta -con grande rammarico e incomprensione di diversi suoi conoscenti- subisce il fascino dell’opposto. La fanciulla dalla pelle candida ama il cioccolato. Ama i cocktail di etnie mediorientali e africane, e… Insomma:
Il gnocco qui sopra è Terence Telle, e per me è una riuscitissima ricetta. C’è del medioriente, c’è dell’Africa, c’è un paio di occhi che due strizzate allo stomaco (e una al perizoma) te le fanno dare.
Vorrei fare la battuta alla “ci penso io ad asciugarti, Terence”, ma in verità sbaverei troppo su quei muscoletti.