Gli Svuotapalle

di MrBlack

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Parliamo un secondo di una categoria di racconti erotici che è la più diffusa in assoluto, anche se nessuno lo dice mai chiaramente. Sono i Racconti Svuotapalle, o semplicemente Gli Svuotapalle.

Di cosa parlo? Parlo di tutti quei racconti scritti da uomini (al 100% da uomini) semplicemente perché hanno il cazzo duro e le palle piene, e vogliono svuotarsele il più in fretta possibile.

Il risultato, ovviamente, fa cagare.

Nella foga di svuotarsi le palle, i sedicenti scrittori erotici buttano giù righe di descrizioni pietose, quello che per loro sarebbe sesso. Zero struttura narrativa, zero personaggi, zero preliminari. Oh, intendiamoci: non che me ne freghi del rispetto della struttura, non credo certo alle “regole per il raccontino erotico perfetto”.

Ma nel caso degli svuotapalle si esagera: la storia salta rozzamente alle conclusioni, di solito lui vuole ficcarglielo dentro e lei non vede l’ora di prenderlo, al limite lo rallenta perché ha un’irrefrenabile bisogno di succhiargli il cazzo. Già.

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Il tutto condito immancabilmente da errori grammaticali e sintattici da terza elementare. Di quelle robe che la maestrina che è dentro di te (e sì, tutti noi abbiamo interiorizzato una maestrina, colpa della nostra cazzo di scuola dell’obbligo) salta su a bloccarci il collo, gli occhi, lo sguardo su qella parola, che sia un “qual’è” o un “anno detto” o un “l’aureola del capezzolo”. Ci blocca lo sguardo e ci fa pensare “ma veramente??”.

E il braccio, che prima tentava nonostante tutto di tenere il ritmo sul pene mezzo floscio, si affloscia anche lui. Lasciamo perdere, dai, ci dice. Cerchiamone un altro.

Solo che nove volte su dieci l’altro che trovi è tale e quale. Perché internet è piena di racconti svuotapalle.

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Perché è lì, il colpo di genio: che questi sfigati che li scrivono, dopo aver prodotto cotanta opera ed essersi svuotati le palle (spero per loro almeno quello), non si accontentano di salvarseli nella cartellina nascosta del PC. No, li pubblicano.

E quelle merde di siti come I Racconti di Milù, che non filtrano una sega, glieli pubblicano.

E noi che vogliamo leggere un buon racconto erotico e finire una sega bella appagante, sciac!, finiamo nelle sabbie mobili dei racconti svuotapalle.

E quindi per fortuna che ci sono posti come Venere e il Sole, dove vai abbastanza sul sicuro. Tié, ho fatto pure lo spottone.

Allora, concludiamo con un appello la puntata di oggi: scrittori di racconti svuotapalle, per favore, fate un minimo di autocritica. Rendetevi conto prima di tutto di appartnere a questa categoria. E come conseguenza, dateci un taglio: non pubblicate. Ve lo chiediamo per favore. C’è già abbastanza merda in rete, non aggiungetene dell’altra. Che poi il livello sale, e stare in punta di piedi non basta più. E le piccole dighe, come Venere, rischiano di cedere.

Grazie.

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