Gorgone Kinbaku /4

di Altramira

3. Masochismo

Interessantissimo un articolo di Gorgone intitolato “Sul mio masochismo” (“About my masochism”) da cui tento di estrapolare alcuni concetti a proposito del dolore.
“Alcuni filosofi, come Spinoza e Cartesio, hanno ipotizzato che la sensazione di dolore e piacere sono parte di un continuum.” (Gorgone “About my masochism”)

Pare he sia stata riconosciuta a livello scientifico una connessione biologica tra la neurochimica del dolore e del piacere, è un meccanismo neuro-psicologico che involve la sfera della gratificazione e della ricompensa, ciò che è interessante è che tutte queste attività sono particolarmente connesse e coinvolgono le stesse aree cerebrali. Ma tralasciamo ciò che è il dolore dal punto di vista psicologico, chimico e neurale (cosa che pare non interessarle più di tanto). In realtà il concetto su cui Gorgone apre la discussione è quello delle sensazioni. Lei cerca l’esperienza di dare o ricevere sensazioni intense “perché il dolore non è molto più di questo”, rivela. In effetti parliamo di segnali portati al cervello con una maggiore o minore intensità e quello che più le interessa sono i segnali portati perché attivati da una sensazione insolitamente intensa (“Intendendo per “intenso” un concetto molto personale e soggettivo.” afferma.). Parla di situazione controllata e piacevole che viene assecondata volentieri. Lo scambio di sensazioni che ne scaturisce provoca piacere sia a chi da o infligge sia a chi riceve. È una vera scommessa riuscire ad individuare il dolore e soprattutto il limite che un’altra persona ha verso questo dolore, non si può certo usare il proprio personale livello di guardia e qui entra in gioco, ovviamente, la complicità e la comunicazione che avvaiene attraverso sguardi, ma anche una buona osservazione da parte del/della rigger che deve essere particolarmente cosciente delle modificazioni che avvengono sul/sulla partner. Gorgone arriva a dire che sarebbe stupido usare i propri limiti come standard su chiunque altro e conclude che pur essendo piacevole il ruolo di rigger, non riesce a darle le stesse sensazioni “non mi elettrizza tanto quanto essere una bottom”.

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