La musica è erotismo

Immaginate luci soffuse,
ambienti ovattati, tutto è studiato per lasciarvi il mondo fuori, alle
spalle di una porta semi-anonima.
I
clacson delle auto, il traffico, un vento gelido che si infila in ogni
anfratto degli abiti solo per riuscire a colpire quel millimetro di
pelle scoperta e farvi rabbrividire, tutto vi fa arrivare a quella
porta, a quell’atmosfera sospesa.
Vi portano qualcosa al tavolo, o forse lo preferite al bancone, non importa, l’importante è scaldarvi, dentro e fuori.

Tutto
è giocato solo sul dare una cesura, netta, tra quel che sta fuori e
quel che è qui dentro, ci siete solo voi, della musica, e qualche
ragazza.
Questo è quello che è o dovrebbe
essere un Night. E’ l’erotismo di luci, ambienti, odori, suoni, corpi
che si muovono, è l’estetica delle movenze, del corpo, è la sospensione
di un momento, il dilatarsi di quell’attimo fuggente.
Ogni dettaglio,
anche nel vestire, deve giocare su quella sospensione, su
quell’illusione. Le camicette hanno più bottoni di quelli che realmente
servirebbero, un vestito solo se ha la zip, è più difficile di quel che
sembra ancheggiare sensualmente calandosi dei pantaloni (e non parliamo
di incastrarsi in un maglione). Ogni atto imprevisto rischia di
incrinare l’illusione, far fare capolino alla realtà.
E serve
l’illusione tangibile che quella musica, quel corpo, quello sguardo che
sono appena apparsi su un palco, o un angolo, da dietro una tenda, siano
solo per voi.

Ma soprattutto
serve la musica. La musica è ritmo, melodia, ammiccamento, seduzione,
significati dietro le parole. Il sesso e l’erotismo sono ammiccamenti e
ritmo. Quindi, la musica è erotismo.
Senza
night, senza ballerine, basta abbassare le luci della stanza e alzare
il volume della musica, e si può chiudere fuori dalla porta un bel po’
di realtà, almeno per un po’.
E se
abbiamo chiuso fuori la realtà, perché non giocare, perché non
ascoltare, lasciarsi ispirare dalle melodie? Non tutti e tutte possono
fare uno spogliarello, ma tutti possono giocare un po’ lasciandosi
trasportare da certe canzoni. Per cambiare, per stuzzicare, per
suggerire senza proferire parole, magari la bocca sarà già impegnata.

Questa rubrica sarà solo una serie di idee,
senza troppa analisi fredda e seria, di pezzi musicali trovati in una
cartella di un Hard Disk e quasi dimenticati, di “cose che mi
piacciono”, di irrazionalità, perché poche volte sono razionale quando ascolto la musica, di suggerimenti, lasciati cadere come
un pezzo di lingerie sulla strada per il letto, quel che ognuno ci vuole
fare, sta solo al suo gusto. Tanto il resto è lì fuori, chiuso,
quindi…

Share this Post

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>
*
*