La storia di Samantha, seconda parte

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La
vicenda di Sam è divisa in tre parti perché davvero
molto, molto complessa. Ci sono almeno due temi importanti che questa
deliziosa ragazza ha portato alla nostra attenzione. La costruzione
di un’identità sessuale era la più lampante. Ma quella
venuta fuori in seguito non è certo meno interessante o meno
ricca di spunti. Anzi.

Alle
e-mail di qualche giorno prima, Samantha ci risponde: “Il
problema è che mi sento di merda nei confronti del mio
ragazzo. Martedì e mercoledì s’è preso una
licenza per festeggiare insieme San Valentino. Come devo sentirmi a
stare con lui sapendo che l’ho tradito e che, quando se ne andrà,
probabilmente lo farò di nuovo?
”.

Atena
è stata la prima a replicare: “Per una questione etica
e religiosa ti risponderei che no, non si deve tradire né
mentire. Però, seriamente, è giustissimo pensare
all’altra persona, evitare il più possibile di ferirla e
raggirarla. Ma a che prezzo? Metti il caso che, tempo qualche
settimana, questa cosa con la tua amica svanisca. Ti accorgi, per
qualche motivo, che era solo un gioco (sono solo supposizioni,
permettimele) e che non vuoi rinunciare a lui. Avresti fatto soffrire
lui, lasciandolo o rivelandogli il tradimento, e ti troveresti in un
mare di tristezza. Se, invece, vedi che per lei continua questa
grandissima emozione, allora deciderai a tempo debito. Non posso
dirti cosa è giusto e cosa è sbagliato, ma posso
consigliarti di fare ciò che rende felice te stessa, tanto
avrai il tempo di lasciarti divorare dai brutti pensieri.
Sinceramente, meglio togliersi lo sfizio e non avere dubbi del tipo
"e se l’avessi fatto?”
“.

Poi
iprimipassi, con un approccio (o meglio, un punto di vista) per forza
di cose diverso dalla sua socia: ”Ti parlo da uomo: io non lo
vedrei come un tradimento. Tu tradisci la persona con la quale stai
nel momento in cui le preferisci un’altra. Perché ti fa stare
meglio, perché ti attrae o ti capisce di più. E’ una
sorta di competizione dalla quale uno dei due concorrenti esce
ridimensionato rispetto all’altro. In questo caso non c’è una
competizione, non può esserci. Non gli stai preferendo un
altro uomo perché più bello, più dolce, più
ricco. Non sei andata con uno “migliore” di lui. Ma provi
qualcosa per una donna. E’ la tua identità ad essere in gioco,
non il tuo rapporto con il tuo ragazzo. Guarda, io lui non lo
conosco. Posso solo dirti che, nel mio caso, se la mia lei mi dicesse
che è entrata in crisi per questo motivo, non proverei rabbia
nei suoi confronti. Dolore, magari, per un rapporto che rischia di
concludersi. Ma di certo non la taccerei d’infedeltà, non mi
sentirei tradito. In extrema ratio, potresti anche provare a
parlargliene. Ma questo non è un consiglio che posso darti io.
Solo tu puoi sapere se la sua mente sarebbe in grado di accettare con
lucidità questa cosa, di starti accanto intanto che ti
schiarisci le idee
“.

La
prossima parte sarà quella conclusiva, quella nella quale Sam
ci ha lasciati a bocca aperta per la sua maturità e
determinazione.

Ma
non affrettiamo le cose e restiamo sul tema del giorno: voi che ne
pensate? E’ un tradimento a tutti gli effetti quello perpetrato da
Samantha? Vi sentireste feriti a sapervi vittime di un comportamento
simile?

(Vuoi
raccontarci qualcosa anche tu? Scrivici ad anonimeconfessioni@yandex.com, e non dimenticare di indicare
nell’oggetto il nick di Atena o iprimipassi se vuoi che il tuo
messaggio venga letto solo da uno dei due!
)

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