L’amante di papà /2

di Valentina

Se qualche ragazza si trova nella mia situazione può contattarmi jenpol@libero.it

Per il resto della vacanza non c’è stata più occasione di rimanere soli abbastanza a lungo e anche nei pochi momenti in cui avremmo potuto anche solo baciarci lui ha fatto di tutto per evitarlo. Io ho fatto di tutto per invogliarlo. Quanto eravamo in spiaggia stavo sempre a seno nudo e gli lanciavo messaggi col corpo. Anche in stanza giravo sempre in mutandine e basta e una volta che mia madre era sotto la doccia me le sono anche tolte, ma lui è uscito dicendomi di rivestirmi. Ero un po’ delusa ma avevo così tanta voglia di lui che non mi sono persa d’animo.

Ora la vacanza è finita e siamo tornati alla solita vita di tutti i giorni e anche adesso le occasioni per restare soli abbastanza a lungo sono rarissime. Riprovo a sedurlo vestendomi sexy e facendogli gli occhi dolci ma nelle poche occasioni avute sono sempre stata rifiutata. Eppure deve esserci qualcosa che lo eccitati. L’occasione buona si presenta la sera del 15 settembre.

E’ un venerdì e la ditta per cui lavora mia mamma ha organizzato la solita cena in occasione dell’anniversario della fondazione. Per tutta la settimana me ne sono stata tranquilla ma sono decisa a sferrare il mio attacco stasera. Verso le 19 a mia madre esce per partecipare alla cena ed io e papà rimaniamo soli. Io indosso una minigonna ed una magliettina aderente mentre lui è in pantaloncini e maglietta. Ceniamo e mentre io sistemo la cucina lui si è messo sul divano a guardare la tv. Finito di riassettare vado in salotto e gli passo davanti sculettando. Mi siedo al suo fianco e accavallo le gambe e me le accarezzo. Sulla mia maglietta spiccano i capezzoli induriti ma lui fa finta di nulla. Evidentemente la tattica seduttiva non funziona e devo trovare qualcosa di diverso. Mi alzato scocciata per la sua indifferenza e vado nella mia camera. Mi tolgo tutto e mi guardo allo specchio. Ho una voglia pazzesca di essere scopata e voglio che sia lui a farlo. Esco dalla stanza, nuda, e vado in salotto fermandomi tra il divano e la tv davanti a mio padre. “Valentina, ma cosa fai? Vai a rivestirti subito. Ti ho detto che non….”. Non gli do il tempo di finire la frase. “Adesso basta” gli dico “Ho voglia di scopare e voglio che sia tu a fottermi. Voglio sentire il tuo cazzo dentro di me, ma prima voglio farti un pompino. E voglio che mi fai venire tante volte. Ho la figa fradicia e sono stanca di aspettare.” Mi butto su di lui e gli infilo la lingua in bocca. La sua resistenza dura pochi secondi. Ho trovato la chiave. La sua bocca si apre e sento le sue mani scivolare sul mio sedere. “Finalmente ti sei deciso a scoparmi ancora…” Mentre mi stringe le chiappe mi dice “Cosa mi stai facendo fare Valentina?” Sento il suo cazzo duro nei pantaloncini “Ho voglia di te, del tuo cazzo! E tu ha voglia della mia figa, lo so. Magari anche del mio culo. Non l’ho mai fatto ma voglio che tu mi inculi. Con te voglio fare tutte le cose che non ho mai fatto. Mi ecciti da morire e voglio fare la troia con te”. Evidentemente essere volgare lo eccita parecchio. Si alza per togliersi pantaloni e maglietta liberando un cazzo duro ed eretto. “Se è questo che vuoi Valentina, lo avrai. Inizia a succhiarmi il cazzo che dopo ti fotto la figa e ti apro il culo”. Non mi faccio pregare e gli prendo il cazzo in bocca infilandomelo fino in gola mentre gli massaggio le palle. “Vieni qui piccola puttana. Mettiti sopra di me” mi ha detto sdraiandosi in terra sul tappeto. Sentimi chiamare “puttana” mi ha eccitata ancora di più. Gli ho messo la figa in faccia mentre ho ripreso il bocca il suo cazzo. Mi ha leccata tutta e credo che mi abbia anche infilato un dito nel culo. Ero così frastornata da quello che stava succedendo che non sono riuscita a capire bene cosa mi stava facendo. Sapevo solo che mi piaceva tantissimo. “Adesso scopami, ti prego” gli ho detto. Mi sono girata sulla schiena alzando e allargando le gambe. “Scopa la tua puttana. Riempimi la figa con il tuo cazzo.” Mi è entrato dentro in un sol colpo. Ero talmente fradicia che non ha avuto difficoltà. Ha iniziato a fottermi come un toro. La stanza intorno girava tutta e sentivo solo il mio corpo travolto dal piacere. Sono venuta una prima volta e subito dopo un’altra. Lui non si fermava e continuava a fottermi magnificamente. Ad un certo punto si è fermato con il cazzo tutto dentro la mia figa. Mi ha guardata negli occhi e mi ha detto “Voglio il tuo culo Valentina.” Sentivo il suo cazzo pulsare dentro di me. “Voglio che mi inculi papà. Che mi fotti il culo e mi fai sentire puttana. Nessuno mai mi ha aperto il culo ma voglio che lo fai tu. Adesso. Inculami subito. Ti voglio dentro di me”. Lui mi ha baciata e poi si è tirato indietro. Ho sentito il suo cazzo uscire piano dalla mia figa lasciando un vuoto dentro di me. Un attimo dopo la punta del suo cazzo ha iniziato a spingere nel mio buchino. Era così fradicio dei miei stessi umori colati dalla figa che l’inizio è stato facile. Ho sentito che mi aprivo abbastanza facilmente. Lui mi guardava mentre avanzava millimetro dopo millimetro. “Oh si papà, spingi… aprimi il culo… mi piace tanto… fottimi” lo istigavo. Con una mano ho iniziato a masturbami la figa facendo colare altri umori verso il mio buchino che si stava allargando sotto la pressione del cazzo di papà. Sono bastati un paio di minuti ed era tutto dentro di me. “Ora scopami e fammi godere.” Ha cominciato e fottermi il culo mentre io non smettevo di masturbarmi. Ho sentito che stavo per venire ancora e che l’orgasmo era molto più prepotente degli altri. Mentre il suo cazzo affondava nel mio culo sono venuta squirtando. Qualche volta mi era capitato ma mai in modo così abbondante. E’ stato uno schizzo che è durato diversi secondi in cui la mia mente si è persa in quell’oblio. Papà, eccitato da quella visione, mi ha dato colpi secchi e profondi fino a giungere ad un passo dall’orgasmo. E’ uscito dal mio culo dicendo che stava per venire ed io ho preso in mano il suo cazzo avvicinandolo al viso “Vienimi in bocca. Voglio la tua sborra” L’ho segato per non più di 10 secondi e poi ho sentito la bocca riempirsi di sborra. L’ho succhiato fino a quando anche l’ultima goccia era uscita. Ho alzato il viso facendogli vedere la mia bocca piena del suo piacere per poi ingoiare tutto. Mio padre mi guardava stupito “Che fantastica puttana che sei”. Mi sono buttata su di lui costringendolo a sdraiarsi sul tappeto. Il mio corpo aderiva completamente al suo. “Ti è piaciuto fottermi papà? Sono abbastanza puttana per te?” Le sue mani accarezzavano la schiena fino ad arrivare al culo. “Si Valentina. Mi è piaciuto scoparti. Sei fantastica.” L’ho baciato passandogli sicuramente almeno il sapore della sua sborra. “E ti piace fottermi il culo papà?” Lui ha fatto si con la testa. “E ti piace farti succhiare il cazzo?” Ancora si con la testa. “E ti piace venirmi in bocca e vedermi bere la tua sborra?” Ancora si. “E lo faremo ancora?” Per qualche istante è rimasto a fissarmi poi mi ha detto “Si Valentina. Voglio scopare con te ogni volta che potremo”. L’ho stretto forte e gli ho sussurrato “Voglio essere la tua amante”

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