Lo Svuotapalle della settimana

di MrBlack

Ok, concentriamoci su Biondina20 questa volta. Beh qui siamo a livelli altissimi… altissimi. Non potevo semplicemente citarvi un suo racconto come uno Svuotapalle qualsiasi.
I dialoghi, in particolare… i dialoghi dei suoi personaggi sono vette letterarie.

E allora li abbiamo trattati come tali. Mettendoli direttamente a confronto con i Sommi Poeti, con le parole dei personaggi più grandi della letteratura.

Vi sfido a trovare delle differenze. Per me non ce ne sono: Biondina20 sta là, sull’Olimpo, vezzeggiata dalle Muse.

“Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia, quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua devèn, tremando, muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.”

(Dante presentando Beatrice, in “Vita Nova”, Dante Alighieri)

“ciao a tutti sono martina ho 20 anni sono bionda occhi azzurri, un po anomala per essere meridionale ma è cosi… e intendo bionda naturale”

(Martina in “gianni… l’inizio”, Biondina20)

Guarda come appoggia la guancia alla sua mano: Oh, potessi essere io il guanto di quella mano e poter così sfiorare quella guancia!

(Romeo guardando Giulietta, in “Romeo e Giulietta”, William Shakespeare)

“vedi che se ci cagavi di più da piccoli magari ti facevamo gnagnare gia a 13 anni, mo ti do il cazzo martina mmmm ti scopo”

(Gianni a Martina in “gianni… l’inizio”, Biondina20)

[NdR: no dico ma notate il dialettismo colto “ti facevamo gnagnare”… per non parlare del climax, l’ispirazione che travolge il personaggio, il rush finale che porta al coincidere di descrizione e azione… Grandissima.]

“Ma parla… Oh, dì ancora qualcosa, angelo splendente, così glorioso in questa notte, lassù, sopra la mia testa”

(Romeo a Giulietta, in “Romeo e Giulietta”, William Shakespeare)

“rispondi puttana”

(Andrea a Martina in “una sera in chat”, Biondina20)

[NdR: Se non è Verismo questo.]

“Orsù, se la cosa avesse a decidersi a ciarle, lei ci metterebbe in sacco.”

(Il Bravo a Don Abbondio in “I promessi sposi”, Alessandro Manzoni)

“ja da, vieni che cazzo fai qua sola, camina che dentro ci sta dove sedersi“

(Gianni a Martina in “gianni… l’inizio”, Biondina20)

“L’amore può dar forma e dignità a cose basse e vili, e senza pregio; ché non per gli occhi Amore guarda il mondo, ma per sua propria rappresentazione, ed è per ciò che l’alato Cupido viene dipinto col volto bendato.”

(Elena in “Sogno di una notte di mezza estate”, William Shakespeare)

“togliti quei cazzi di fantasmini neri dai piedi che mi fanno schifo, magari ti puzzano pure”

(Andrea a Martina in “una sera in chat”, Biondina20)

[NdR: ecco: forma e dignità a cose basse e vili. Questo fanno i Poeti, no? Bendiamoci anche noi gli occhi, va’.]

“Nella sua [storia] c’era mescolato per tutto un sentimento, una
parola, che non le pareva possibile di proferire, parlando di sé; e alla
quale non avrebbe mai trovato da sostituire una perifrasi che non le
paresse sfacciata: l’amore!”

(Da “I promessi sposi”, Alessandro Manzoni)

“mo te lo spurgo il culo, mmm”

(Uno
dei tre bulletti a Martina, in “RICADO VITTIMA E SOTTOMESSA AI PIEDI
DEI TRE BULLETTI DELLA CLASSE DI MIO FRATELLO”, Biondina20)

[NdR: il coraggio intellettuale di proferir parola.]

“Tante sono le forme che l’amore crea, che l’amore stesso è fantasia.”

(Il Duca in “La dodicesima notte”, William Shakespeare)

“voglio che metti i piedi sulla scruvania larghi ti voglio vedere le mutande che ti entrano nella fissa.”

(Andrea a Martina in “una sera in chat”, Biondina20)

[NdR: non si capisce bene perché, ma nelle parole della nostra Eccelsa, “fissa” starebbe per “figa”, avrete capito. Perdonate l’ignoranza di un povero lettore della strada.]

“ma oh, come conta i minuti della sua dannazione chi ama e sospetta; sospetta e si strugge d’amore!”

(Iago ad Otello in “Otello”, William Shakespeare)

“- ti piace? ti piace? che fissa aperta che hai”

(Gianni a Martina in “gianni… l’inizio”, Biondina20)

[NdR: autentico struggimento.]

“é un amore che impoverisce il fiato, e che rende incapace la parola: vi amo più di quanto si possa dire quanto.”

(Goneril in “Re Lear”, William Shakespeare)

“allargala di piu sta fissa puzzolente che tieni”

(Andrea a Martina in “una sera in chat”, Biondina20)

Il resto, è silenzio… Se volete l’opea omnia da cui sono tratte queste citazioni sta qui.

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