Piccola riflessione su Chaturbate

di Carol89

Da qualche tempo mi sono invaghita di Chaturbate. Uso questo termine perché è così: mi ha vagamente ammaliato, un’attrazione strana che mi ha portato a visitarlo in più occasioni, a divenire follower di alcuni performers, a indirizzarci altre amiche e amici.

Questa fascinazione mi ha portata a farmi delle domande. Cos’è esattamente il fenomeno Chaturbate? Come funziona la macchina? E perché mi ha incuriosita così tanto?

Ho scritto gli appunti che seguono per condividere la mia piccola esplorazione, passarvi qualche informazione raccolta, vedere se su di voi fa un effetto simile. Con Stella abbiamo deciso di pubblicarli in una serie di post, un piccolo “speciale” di approfondimento, a cominciare da oggi.

Ma forse già vi siete persi, perché non sapete nemmeno di cosa sto parlando… quindi cominciamo col fare un passettino indietro: che cos’è Chaturbate?

Chaturbate è un portale di webcam-show erotici e pornografici. Una definizione cruda, però, che non rende la portata del fenomeno. Di portali di questo tipo ce ne sono senz’altro molti: il fenomeno è esploso negli ultimi anni. Chaturbate è uno dei più noti e di maggior successo, sia in termini di frequentazione e giro d’affare (sì, soldi veri: ci arriviamo), sia in termini di qualità degli spettacoli.

Dunque, cam-show, spettacolini in webcam. Di cosa stiamo parlando? Beh, se avete seguito l’esperimento di Mapekke qui su Venere dovreste averne già un’idea, almeno vaga: si tratta di ragazze e ragazzi (e adulti, e coppie, e transessuali…) non professionisti (ma che col tempo, a volte, lo diventano) che si mettono davanti alla webcam del proprio computer e fanno degli spettacoli ad alto tasso di erotismo o di aperta pornografia.

Sostanzialmente quello che da decenni si fa nei night club di tutto il mondo: spogliarelli. Spogliarelli più o meno gratuiti, con il pubblico che può donare, offrire da bere, oppure pagare per avere qualche servizio privato o per andare oltre il solo “guardare e non toccare”.

Bene, Chaturbate è un mega portale che accoglie chiunque voglia trasmettere il proprio spettacolo, comunque si voglia presentare, nel rispetto di poche e semplici regole che più avanti vi elencherò. A differenza di un night club vero, qui c’è di mezzo internet, i computer, la distanza: i performers, cioè coloro che stanno di fronte alla webcam, possono solo essere visti dal pubblico. Eppure negli ultimi anni Chaturbate ha inventato una serie di modi fantasiosi per aumentare il contatto fra pubblico e performers, portandolo ad essere quasi fisico (sul serio!) e generando profitti notevolissimi per il portale stesso e per i performers, almeno quelli di maggior successo.

Quindi diciamo così: night club 2.0. Che cambia le regole del gioco e, forse, funziona pure meglio della versione 1.0.

Come funziona?

Ecco, partiamo da qui. Alcuni di voi lo avranno già visto, e magari hanno un po’ di curiosità non chiarite. Altri non l’hanno mai visto né sentito nominare. Allora facciamo che vi ci accompagno per mano: io, lo ammetto, ci ho già passato parecchie ore, su quelle pagine.

Quando aprite il portale vi trovate davanti una lunga pagina di foto tratte dalle webcam dei performers che in quel momento sono attivi, in linea. Quelle foto sono screen captures aggiornati ogni pochi secondi: vi danno un’idea di ciò che sta succedendo, in quegli istanti, in ciascun canale, in ciascuna webcam.

Altra cosa importante: i canali sono ordinati in base alla popolarità, ovvero a quanti spettatori li stanno guardando in quel momento. Quindi i primi che vedete sono i più seguiti, probabilmente i più belli. Man mano che scendete nella pagina, o che andate alle pagine successive, trovate canali seguiti da sempre meno spettatori: a un certo punto si sconfina nell’amatoriale puro, spesso nell’assurdo o perfino nel disgustoso. Vale la pena, se siete curiosi, fare un salto a pagina 30, 40, 50 e vedere cosa si trova: anche questa è una caratteristica del portale, c’è spazio per tutti, e c’è una sorta di legge di mercato che porta alcuni ad avere successo di pubblico (ed economico).

Prima di tuffarci in un canale, vi faccio notare un’altra cosa: in alto, in cima alla pagina, ci sono una serie di tabs, di etichette. Sono abbastanza intuitive: “femmina“, “maschio”, “coppia”, “trans”… Insomma, potete vedere tutti gli show mischiati, come appaiono in home page, oppure potete subito dirigervi alla macro-categoria di vostro gusto, escludendo ciò che non vi piace.

Ora fatevi sedurre da un’immagine tra quelle più in alto. Ne vedrete di molto esplicite e di molto più caste: a vostro gusto, cliccateci sopra ed entrate nel canale. Ecco che vi trovate di fronte al video del performer che avete scelto: è pubblico, gratuito. Potete guardare e ascoltare per ore senza pagare, semplicemente godendovi lo spettacolo.

Accanto al video c’è, in bella evidenza, una chat. Sotto, trovate il profilo del performer.

I vostri occhi saranno probabilmente attratti dal video, ma è la chat il vero fenomeno. È lì che succede tutto. Vedrete gli spettatori che scrivono al performer (che spesso risponde a voce) e vedrete ogni tot dei messaggi evidenziati in giallo, con la scritta “tipped” e un certo numero di “tokens”.

Ecco, quello è ciò che regge la baracca e definisce il fenomeno Chaturbate: i tokens, cioè una sorta di moneta virtuale con cui si possono fare donazioni ai performer. In cambio, il performer si esibisce, porta avanti il suo spettacolo.

Quanto si paga? Beh, 1 token equivale a circa 10 centesimi di dollaro, poco meno di 10 centesimi di euro. Circa, perché in realtà se ne compri molti tutti insieme hai degli sconti, e altri ti vengono regalati di tanto in tanto: ma grossomodo il cambio è quello. Quindi se vedete donare 1 token, sono 10 centesimi. Se vedete donare 10 token, è un euro. Se ne vedete donare 100, sono 10 euro, 500 sono 50 euro, 1000 sono 100 euro.

Vi sto citando questi numeri perché, lo vedrete se passate qualche minuto su un canale di successo, sono frequenti. Facilmente un performer riceve ogni pochi minudi donazioni nell’ordine delle decine o delle centinaia di euro. In cambio di cosa? Più avanti lo descriviamo per bene.

Ma intanto fermiamoci e riflettiamo su un paio di cose.

Primo. Di che giro di denaro stiamo parlando? Ebbene, di parecchio: una performer di successo (femmina), arriva a guadagnare 8000 euro al mese con regolarità e (relativa) facilità. Lo raccontano le stesse performer, e ci torneremo più in dettaglio più avanti, anche per capire come li incassano e se ci pagano le tasse… ma intanto questo vi dà un’idea del fatto che non è un gioco: le cifre in ballo sono serie, per alcuni è un lavoro e rende più di quanto renda il vostro, scommetto!

Secondo. Gli spettatori quanto spendono e cosa ottengono in cambio? La (stra)grande maggioranza degli spettatori non spende nulla. Guarda e basta, come voi e come me. Una minoranza acquista crediti e spende: e pur essendo minoranza sono tanti e spendono tanto. Se seguite un canale di successo per mezz’ora, vedrete gente che spende cento, duecento, trecento euro. In cambio di…? Eh, qui si apre un mondo. Vi elenco alcuni dei “vantaggi” che si ottengono donando, li esploreremo poi più in dettaglio: si fa proseguire lo show (se hai fretta e non vuoi aspettare, paga!), si ottiene una prestazione particolare (vuoi vedere un anale? Vuoi vederla fumare?), si ottiene uno status sociale e alcuni privilegi (poter messaggiare privatamente con il performer, o essere il “re” della chat), si acquista uno spettacolo privato per alcuni minuti, oppure ancora si procura del vero piacere fisico alla performer, tramite un aggeggio nella sua vagina (o nell’ano) che vibra in tempo reale tanto più forte quanto più è ricca la donazione… e quest’ultima è una delle rivoluzioni di Chaturbate, di cui parleremo meglio in seguito.

Per oggi mi fermo qui, andiamo avanti tra qualche giorno nella seconda puntata di questi appunti 🙂

Carol

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