Piccola riflessione su Chaturbate /3

di Carol89

Posso farlo anch’io? Lo farei?

Nella scorsa puntata di questo breve speciale dedicato a Chaturbate ci eravamo lasciati con questo interrogativo. E oggi, in quella che è la terza e (per ora) ultima puntata, lo affrontiamo… di petto!

Si può fare? E voi lo fareste? Trasmettere un vostro video sul portale, proporvi come performer, potenzialmente visibili a tutti quanti?

E magari guadagnarci anche? O perfino diventarci ricca?

Ma quali rischi ci sono? Mi riconoscerebbero? Mi rovinerei la reputazione?

Ecco, ho messo in fila alcune delle domande “calde”. Domande che, come dicevo, mi sono fatta io per prima: inutile girarci attorno.

E inutile girare attorno anche a un fatto che, per i lettori che mi conoscono un minimo e conoscono il mio carattere, sarà quasi scontato: sì, ci ho provato. Ho trasmesso un mio “canale”. E più di una volta, pure.

Ma andiamo con ordine.

Innanzitutto: rischi e tutele. Il rischio, è ovvio, è essere riconosciute (o riconosciuti, anche in questa puntata parlerò al femminile per semplicità) dalle persone che conosciamo, dalla cerchia della nostra vita offline. Vai dal panettiere e ti dicono “ah, Carol89! Ti ho vista ieri notte! Carino il neo che hai accanto al capezzolo!”.

Ops.

Il rischio è concreto, e molto molto più serio di quel che forse, sull’onda dell’eccitazione, siamo portate a pensare. Nella società di oggi fare una cosa simile, mostrarsi mezza nuda o nuda in cam, equivale a marchiarsi a vita. Giusto o sbagliato che sia, è così. E (qui mi rivolgo davvero soprattutto alle donne) non sottovalutate mai la curiosità maschile in fatto di sesso: un amico o conoscente o parente che ficca il naso su Chaturbate ce l’abbiamo tutte. Tutte.

Ma quelli di Chaturbate, naturalmente, ci hanno pensato. E hanno attivato la tutela più ovvia: quando ti registri, puoi decidere di NON trasmettere il tuo video nella nazione in cui abiti. Quindi ad esempio niente italia e niente italiani: avrete unicamente spettatori dal resto del mondo e le probabilità di essere riconosciuta caleranno drasticamente.

Si può aggirare questo limite? Sinceramente, non ve lo so dire. Immagino di sì, tutto è hackerabile… di certo non è semplicissimo: io ci ho provato, con vari mezzi, da spettatrice, proprio per metterlo alla prova, e non ci sono riuscita.

Ma si sa, fidarsi è bene…

Ragion per cui, quando ho fatto le mie prove, ho utilizzato l’altra tutela più ovvia: niente inquadrature del volto. Solo corpo.

Ora, capiamoci: la mia è stata un’esplorazione limitatissima. Poche “esibizioni”, giusto per provare il brivido sulla mia stessa pelle, capire cosa significa. E, devo dire, sono emozioni forti. Vedi il numero degli spettatori collegati, ricevi feedback in tempo reale in chat… sai di essere davanti a una manciata di persone (uomini? Donne?), poi un gruppetto, poi qualche decina… sarebbe l’equivalente di trovarsi in un’aula universitaria, ad un certo punto. Sull cattedra però: con tutti gli occhi addosso, con il potere di sedurre, mostrarsi…

Sinceramente è un’esperienza che consiglio, giusto per provare cosa significa. A tutti, maschietti e femminucce.

E poi? Da lì a diventare una cam-star e fare un mucchio di soldi?

Beh, il passo è luuungo. Considerate questo: quando parti, sei nelle ultimissime pagine del portale. Chi ti vede ti scopre per caso.

Guardo i numeri ora, mentre scrivo (è notte fonda qui in Italia): in home page, il primo canale ha oltre 15000 spettatori. A metà pagina siamo attorno ai 1000 per canale. In fondo alla home page, in media 500 spettatori per canale. Pagina due si apre con 300 e finisce con 150. Alla fine di pagina 3 sono 50 per canale. A pagina 49, vi lascio immaginare.

Qualcuno di voi l’avrà già notato: è la coda lunga, baby.

Per essere notata, per passare nelle prime pagine o addirittura in home page, serve costanza: comparire spesso online, coltivare i contatti. Aprire canali sui social in cui avere follower da avvisare per tempo della prossima performance. E poi, lo spettacolo deve piacere: ormai non bastano più un paio di tette, pur se di bella presenza… la concorrenza è professionale, serve uno show, un programma, strumenti, qualità video e audio… e serve mostrare anche il volto. Fa tanta differenza. Per non parlare poi della gavetta, degli show privati, di quanto devi concedere ai tuoi primi followers per fidelizzarli…

Insomma, non ci si improvvisa. Se speravate in una botta e via, mi collego incasso i soldi e smetto, è parecchio improbabile. Dovete farlo regolamente e sul serio – e quindi il rischio di essere riconosciute aumenta.

Io, come detto, ho pucciato il piede in acqua e ho subito lasciato perdere. Mi sono rivolta ad altri lidi. Che, se vogliamo, non sono nemmeno troppo distanti.

Come forse già sapete, Venere e il Sole ospita un Servizio di Scrittura Erotica Privata. Autori che si mettono a disposizione per scrivere racconti erotici su commissione.

Chiamateli pure dei private show, con lessico da Chaturbate: io faccio questo, da ormai due anni a questa parte. Anziché esibirmi fisicamente, mi metto a disposizione mentalmente: offro la mia mente, la mia fantasia erotica e capacità di eccitarmi, ai lettori che lo desiderano, e che in cambio dei racconti che scrivo per loro mi donano dei “tokens”, proprio come su Chaturbate. Anche questo è uno show, ma molto più nelle mie corde, e con un contatto secondo me persino più intimo tra “performer” e “spettatore”.

Ovviamente questa è la mia visione personale, e lo stesso vale per tutti gli appunti che ho condiviso fin qui: vi ho presentato dati, informazioni e il mio parere personale su questo fenomeno, che secondo me merita la riflessione che abbiamo fatto.

Ora chiudo, e passo a voi la palla, nei commenti e via email. Grazie per avermi seguita fin qui e… alla prossima 🙂

Carol

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