Posso scoparmelo prima io?

di Alba6990

Laura aveva indosso solo una maglietta. Il culetto era scoperto, insieme
alle sue intimità. Aveva ancora il sapore dell’orgasmo di Silvia in
bocca. Silvia era una sua amica, più piccola rispetto a lei. Avevano
rispettivamente 20 e 16 anni, ma fin dal primo momento erano andate
d’amore e d’accordo, quando si erano conosciute al mare. Erano diventate
amiche quasi inseparabili e Laura la invitava spesso alle feste che
organizzava con i suoi coetanei o comunque con persone più grandi. La
loro mentalità aperta al sesso, le aveva portate a conoscersi a fondo
anche sotto quell’aspetto e nel giro di poco tempo si erano ritrovate a
scambiarsi baci passionali, figa contro figa o a venire l’una nella
bocca dell’altra. Non erano lesbiche, semplicemente avevano provato per
curiosità, nessuna delle due aveva mai fatto sesso con una femmina.
Rimanevano comunque amiche, nessuna gelosia o nessuna restrizione. Semplicemente quando avevano voglia, lesbicavano un po’ in camera
di Silvia, come quel giorno.

Silvia stava per uscire a spasso con il
cane e Laura la stava salutando mordicchiandole le labbra e ricordandole
che quella sera avrebbero fatto il bis. Tanto avrebbero dormito insieme
tutto il week end. “Guarda che stasera ci sarà anche un cazzo tra
noi…un bel cazzo…” disse Silvia facendole l’occhiolino. Si riferiva a
suo padre. Da un po’ di tempo Silvia e suo padre scopavano quasi
quotidianamente. All’inizio lui aveva provato quasi imbarazzo, perché
non ci aveva mai pensato prima, ma questa sensazione era durata giusto
il tempo di sentire la piacevole sensazione di caldo e bagnato che la
figa di Silvia offriva al suo pene. E Laura non trovava niente di
sbagliato in quella situazione! Ognuno fa sesso con chi vuole, basta che
tutti siano d’accordo. Suo padre era molto aperto sul sesso, aveva
fatto molte esperienze nella vita e ques
to affascinava molto Laura. Da quando era diventata amica di Silvia,
lui aveva cominciato ad avere un po’ di fantasie su di lei. Lei comunque
era bionda, con gli occhi azzurri, un sedere bello sodo e un seno che
per quanto non fosse tanto grande, aveva una bella forma. Dall’altra
parte, i racconti che Silvia le offriva sulle scopate con quell’uomo
stuzzicavano la fantasia di Laura. Lei si era accorta più di una volta
che lui le spiava ogni tanto da dietro la porta e lei si eccitava nel
vedere che i pantaloni di quel bell’uomo avessero un palese
rigonfiamento ogni volta che lei entrava nella stanza e lo guardava.
Così, quella sera, visto che sarebbero stati solo loro tre in casa,
Silvia le aveva dato l’idea di provare a fare sesso a tre con lui. Lei
aveva accettato, ma la sola idea le aveva dato una scarica erotica
talmente forte che la sua voglia era sopra i massimi storici. “Tra
quanto hai detto che arriva?”
“Tra venti minuti, perché?”
“Ti dispiace se me lo scopo un po’ prima che tu rientri? Non resisto più.”
Silvia la guardò un attimo e poi scoppiò a ridere, dandole un bacio
passionale sulle labbra: “Va bene, fattelo pure…ma non sciuparmelo
troppo!” Le fece l’occhiolino e uscì di casa.

Quando lui rientrò a casa, sentì dei gemiti provenire dalla camera di
Silvia. Probabilmente Laura gliela stava leccando e lui non voleva
perdersi lo spettacolo. Dirigendosi verso la stanza, si toccò con una
mano il pacco già gonfio, ma c’era solo Laura. Era nuda sul letto, la
figa aperta verso la porta. Le dita saettavano sul clitoride, si vedeva
che era vicina all’orgasmo e i suoi umori colavano fra le natiche e
finivano sulle lenzuola. L’erezione di lui premeva contro i pantaloni,
quasi dolorosamente, tanto da “costringerlo” a tirarlo fuori e
cominciare a farsi una lenta sega, davanti a quello spettacolo. Giusto
due minuti dopo, lei era venuta e si leccava con gusto le dita, intrise
del suo sapore. Non voleva interromperla o farsi scoprire, quindi andò
in camera sua e si distese sul letto matrimoniale, continuando a fare un
lento su e giù lungo quell’asta dura che svettava verso l’alto. Quella
visione lo faceva impazzire e aveva una voglia pazzesca di sentire quella figa
depilata e morbida stringersi attorno a lui, bagnandoli il cazzo e le
palle. “Ehi, interrompo qualcosa?” Quella voce lo fece sobbalzare e lui
tentò di coprirsi in maniera goffa il cazzone duro. “Ehm…eh
sì…dovevo forse avvisarti che ero rientrato.” Che figuraccia! L’amica
di sua figlia che lo beccava mentre si segava…pensando a lei,
oltretutto! Ma l’imbarazzo fece poso alla curiosità quando vide il
sorrisetto malizioso di Laura, che non distoglieva gli occhi dal suo
sesso duro, quasi lo volesse mangiare con lo sguardo. “Sai…Silvia mi
ha detto di voi due…” Panico! Chissà che diavolo aveva pensato! Ma
ancora una volta, quel sorrisetto lo fece pensare. “Io non ho nulla
contro quello che fate…anzi! Lo trovo davvero eccitante…e ancora più
eccitante è il fatto che tu ci hai viste scopare in camera sua e che ti
tocchi ogni vo
lta che ci vedi…o che MI vedi…” lentamente, Laura chiuse la porta
dietro di sé e l’erezione diventatava ancora sempre più palese. “E sai
una cosa? Silvia mi ha detto quanto tu abbia voglia di scopraci
entrambe…ma io ho voglia adesso…che Silvia non c’è…e venire una
volta da sola non mi basta.” Prima che potesse aggiungere altro, si
fiondò su quel pene che tanto bramava e lo avvolse con la lingua, tra le
sue labbra. Lui non ci poteva credere, la sua fantasia si era
trasformata in realtà, quella gran porca di Laura gli stava succhiando
l’uccello e aveva voglia di essere scopata da lui! Lo stupore iniziale
sparì del tutto, quando si rese conto che non stava sognando e allora
strinse in mondo dolce, ma deciso, la testa di lei con le mani e
cominciò a dettare lui i movimenti. Pompava sempre più forte, ogni tanto
lo toglieva dalla sua boccuccia per lasciarle prendere fiato, ma poi
ricominciava e
 lei gli stava dietro, masturbandosi. “Eh no cara…” disse lui
spingendola via e facendola sdraiare sul letto. “Solo io posso
toccarti…” le teneva ferme le mani in una morsa decisa, mentre con
l’altra le allargava le cosce davanti al suo viso. Le cominciò a leccare
il clitoride con la punta della lingua, regalandole scosse di piacere
lungo tutto il corpo. Il suo muso diventava sempre più fradicio e si
avvicinava sempre di più all’orgasmo, lo sentiva dai suoi spasmi di
piacere, dai muscoli del ventre che si contraevano è da quanto lei
gemesse. Ma non le bolle dare quella soddisfazione. Si fermò appena in
tempo, lasciandole una sensazione di insoddisfazione e frustrazione.
Voleva torturarla un po’. Non importava quanto lei gli gridasse che
voleva venire, lui non la mollava e la sua lingua la sottometteva al suo
volere. La portò vicina all’orgasmo per altre tre volte, per poi
staccarsi e infilarle la l
ingua in bocca: “Lo senti quanto ti bagni? Ti piace il tuo sapore?” Le
diceva lui, con una voce da depravato tra un bacio e l’altro. Laura non
riusciva neanche a rispondere, talmente aveva voglia. “È questo che
vuoi?” Disse lui ribaltandola a 90 sul letto e dandole una sonora
sculacciata. Laura urlò dal piacere, le piaceva tanto farsi sculacciare
come una bambina cattiva. Prima di rendersene conto, lui alle spinse il
cazzo completamente dentro, facendola venire solo per il contatto. “Ma
quanto sei cagnetta…ti volevi far scopare così tanto che sei già
venuta…” lui la scherzava, rideva mentre diceva quelle parole e
sentiva le pareti vaginali che si stringevano sempre di più al suo palo
di carne. La stava sbattendo forte, dandole così tante sculacciate che
il suo culetto era diventato rosso. Laura urlava: “Fottimi! Fottimi! Più
forte cazzo!” Ormai si era perso il conto di quante volte era
venuta. Lui stava quasi per venire, le teneva i fianchi con le mani,
per fare affondi sempre più forti e spinte più vigorose. Venne con un
verso quasi animalesco, mentre lanche lei veniva, sentendo quei fiotti
caldo e infiniti di sperma che le scaldavano e riempivano l’utero. Si
accasciarono entrambi sul letto, stremati da quella scopata. 

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About Alba6990

Ciao, mi chiamo Alba6990… o almeno, questo è il mio nome su Internet. In realtà il mio nome non c’entra niente con “Alba” e 69 e 90 non rappresentano la mia data di nascita, semplicemente mi piacciono moltissimo… chissà per qual motivo! Sono una ragazza che ama qualsiasi tipo di arte, ma soprattutto sono amante della cinematografia, dei romanzi e della scrittura ed è proprio questo amore per la scrittura che mi ha portata, nel 2016, a provare a scrivere il mio primo racconto erotico. L’ho fatto quasi per gioco, ma adesso non riesco proprio più a farne a meno! Credo di scrivere dei racconti abbastanza belli, o almeno… così mi hanno detto… non mi piace giudicarmi senza ascoltare le “critiche” degli altri. Per quanto riguarda il tema dei miei racconti, quindi il sesso, posso semplicemente dire che lo considero anch’esso una forma d’arte. Per chiunque volesse contattarmi può farlo scrivendomi su palmierilaura79@gmail.com (e no, manco quello è il mio nome o la mia data di nascita reale ahah)

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