Se al PC ci fosse uno specchio

Amici, ma soprattutto amiche,

Torna l’attesissima rubrica fatta da voi, la rubrica nella quale vi abbiamo chiesto di mandarci uno scatto che vi rappresenti e che raffiguri la vostra idea di sensualità, di erotismo, e di mostrarcela tramite il vostro corpo.

Sono già molte le puntate andate online fhe potrete trovare sul nostro sito, ma ora si riparte, ringraziando il nostro Liberoviaggiare, ideatore della rubrica e che fin’ora l’ha gestita, che immaginiamo per impegni personali (c’è chi dice che ormai viva alle Hawaii con Elvis, chi lo ha avvistato nella giungla) non sta proseguendo questa avventura… Perciò da/per ora io e Vik, dopo averlo affiancato, ci prenderemo onori e oneri di portare avanti questo progetto!

Ma basta parole e come direbbe Pappalardo: RICOMINCIAMOOOOOO
ricordandovi che aspettiamo altre vostre foto, con una minima descrizione alla mail: bumbumx00@gmail.com

Non poteva esserci modo migliore di ripartire, con una foto mandataci da Liz,
anche se non giurerei che sia stata la sua stessa mano a scattarla, ma è la stessa Liz a indicarci chi, probabilmente, ha scattato la foto e l’ha “preparata” per noi, facendoci entrare nel loro mondo.

E ora, facendovi cullare dal testo che ci ha mandato, ammirate la foto…

Bumbum

 

Se al posto del mio PC ci fosse uno specchio.
Mi avrebbe vista scoprire tutti i miei dubbi. Le mie insicurezze.
Mi avrebbe vista cedere più volte.
Mi avrebbe vista scoprire come dominarle.
O come tenerle al guinzaglio, almeno un po’.
Quel che mi avvolge non è costrizione. Non è obbligo.
È sincero sentimento di abbandono.
Sentirsi più libere, legate.
La gente è strana.

(Foto&Rigging: Ari)

 

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27 Comments

  1. I like it!
    Bellissima foto e bellissima legatura.
    Quindi pratichi lo shibari, complimenti.
    Io l’ho scoperto con gli articoli di Altamira su Gorgone e mi ha aperto un mondo.

    1. Ari si è fatta dei gran corsi di legature, se non erro ha anche il diplomino “Brava bimba a fare i nodi” di una qualche scuola. Sa fare pure il doppio nodo alle scarpine!
      (Adesso mi uccide XD)

      Personalmente avrei posto un disclaimer all’articolo, una cosa tipo quelli del wrestling: chi ha fatto questi nodi è una professionista. Senza le conoscenze adatte potrebbe essere estremamente pericoloso.
      Don’t try this at home.

      Perché ogni tanto leggi di qualcuno che ci è pure rimasto, provando queste cose senza le necessarie competenze. Che se va bene ti fai un segnaccio, se va male ti impicchi.

      1. Infatti a Milano c’è una scuola proprio di shibari e che organizza anche eventi.
        Sul disclaimer non hai tutti i torti, ma questa almeno è una legatura relativamente innocua.
        Di sicuro si, non è una cosa da fare ad minchiam.

      2. E più che altro bisognerebbe mettere il marchio di Master o Mistress certificato, perchè ormai si legge ovunque di Mistress o Master improvvisati (magari virtuali), che in realtà non sanno nemmeno cosa voglia dire esserlo…

        1. Bingo! Normalmente chi lo spara di esserlo è certificato che non lo sia.
          Esserlo non occorre dirlo, lo si dimostra.

    2. Complimenti? A me? Nn sono io a eseguire le legature… Non ancora! :p

      Non conoscevo molto dello shibari quando ho iniziato l’esplorazione di me. All’inizio ne ero abbastanza terrorizzata!!! E ho avuto anche alcune esperienze non piacevoli.
      Ha richiesto un certo percorso arrivare a voler provare di nuovo! Ma questa volta con una vera ‘nawashi’. 🙂
      E prima o poi inizierò davvero il percorso da dorei a deshi!

      1. È quello che vorrei provare a fare anch’io.
        Al momento sono in fase esplorativa, diciamo.

        1. Ma come legatore, o legato?

          1. Direi che la base sarebbe come legato, solo così si può per capire cosa si trasmette quando poi si passa a rigger.
            È un’idea di base diciamo che ce l’avrei, ma non così specifica e particolare.

          2. Per me è molto rilassante, ma è come e con chi lo faccio! È una cosa dentro tante altre, massaggi, coccole, preparazione, emozioni…
            E quindi le sensazioni sono dovute a questo!

            Penso che di molte pratiche, questa sia una di quelle che ha bisogno di più sintonia e una passione naturale
            Ci vuole tempo e attenzione, è un po’ tutto estetico e cerimonioso… È tanto rituale e quasi artistico!!

            Io l’ho provata nel mondo d/s, e così alla fine per molti era solo uno dei giochi possibili da fare. E così non era solo imposta, ma anche…
            ‘adesso ti lego in maniera tutta strana’.
            Era un po’ fare banale una cosa molto precisa e attenta, per tanto così… Per giocare a dominare… Bastava legarmi al letto con il nodo da scarpe!!!

            Ormai va tanto di moda nell’universo d/s. Ma per tanti è la versione infighettata di qualsiasi legatura, è per tirarsela… E poi l’unica cosa che si tira è una tua spalla! 🙂

          3. Ti dico solo una cosa, ho avuto modo di vedere le varie clip “xhamster” di bondage dove avevo le mie perplessità. Non capire che cavolo stessero facendo e perché, fino a che, come ho detto, non è stato riproposto proprio qui su VeS un vecchio articolo di Altamira sul kimbaku e la modella Gorgone con un link al video delka sua performance a Madrid.
            È stata una illuminazione per le emozioni che mi ha trasmesso, soprattutto perché ho associato la cosa (la fiducia reciproca e l’affidamento all’altro) al periodo giovanile in cui scalavo.
            Penso che essere sospesi a parecchie centinaia di metri d’altezza legato ad una corda di sicurezza nelle mani di un’altra persona si avvicini fortemente al concetto.
            Quantomeno per capirlo.
            Poi voglio proprio provare la sensazione del totale abbandono.
            L’ostacolo però è proprio quello che dici tu: non può essere il primo che capita.
            La fiducia non si improvvisa.

          4. La giovane ha tirato in ballo anche una considerazione interessante però, se non male interpreto le sue parole:
            Gli aspetti puramente estetici delle legature giapponesi che ok, prevedono una sorta di disparità tra due soggetti (quasi “inevitabilmente”), ma non sono necessariamente “bondage”, mentre ormai si vedono spesso collegate le due cose, appunto, “va di moda”.

            Ho visto delle esibizioni di legature, nel tempo, e qualcuna in effetti era solo un modo fighetto di fare spettacolo porno, mentre altre occasioni era una cosa fine a sé stessa, tra legatore e una modella.
            Che ovviamente aveva piacere di fare questa cosa ma non era una slave, era una sorta di tela.
            Puoi chiamarlo “bondage” perché prevede legacci corde nodi e costrizioni, ma non è strettamente collegato all’ambito d/s.

            È… Tipo la fotografia di nudo. La differenza tra fare una foto di me che ti spompino per spedirla a tutti da stronzo, e una foto di nudo artistico.

            Non sono una appassionata della cosa, ma effettivamente si vede una elevazione a arte figurativa delle legature che forse non è del tutto giusto relegare al mondo bdsmndhwerrtlgbrl.
            Ok, non ti fai incaprettare così come passatempo, ma farlo piagnucolando “oh sì mio padrone” non è l’unica sua declinazione.

            N’avrò detta una giusta nella marea di cazzate, qui? Boh XD

          5. No, direi che hai centrato Concetta! XD
            Un po’ come definire un Picasso il disegno di un bambino: possono trasmettere entrambi qualcosa ma hanno decisamente due livelli differenti.

          6. Più o meno quello che volevo dire è che il kinbaku ha un aspetto estetico e cerimoniale al di là del bondage e il BDSM…
            Per una vicinanza di ruoli è stato facile che finisse assimilato da alcuni Dom e Sub, ma spesso come la cucina giapponese e i sushi bar! Sushi=giapponese=cucina giapponese 🙂
            Diventa una moda, standard, diventa che il kinbaku e il BDSM sono lo stesso mondo, e diventa che per tanti è la maniera alla moda di legare il Sub.

            Si potrebbe provare il kinbaku anche solo per provare senza BDSM… Es. Potrei pure legare la mia nawashii, ma non come dorei, solo per l’estetica e la cerimonia, la cura…
            Lo dico e non sembro io, ma: non tutto deve essere BDSM!! 🙂

      2. Beh complimenti a te per il fisico e per il testo, grazie al quale ci hai fatti entrare nel tuo mondo e far vivere le tue emozioni…
        E grazie per aver partecipato alla rubrica ed esserti messa in gioco 🙂

        1. Prego! 🙂
          È carina come rubrica, dà un volto a chi partecipa al sito…
          Ok io non partecipo molto e ho dato un culo… 🙂

          Da ringraziare è chi ha passato venti minuti con le corde in mano… Non che le spiace.

          1. Beh è pur sempre un inizio per iniziare a partecipare e spero che lo farai sempre più spesso se ti andrà…
            Capisco che metterci la faccia è eccessivo per tutti e allora ci hai dato un’altra parte molto interessante del tuo corpo 😉
            E chi ha passato venti minuti con le corde la ringrazierò quando sarà lei a mostrarsi…
            chissà magari la prossima puntata 😉

          2. Rendiamoci conto che hai scritto “ho dato un culo” e nessuno ha fatto battute. Guarda che classe qui su VeS.

          3. Eh perchè tu pensi che la mia mente non aveva partorito battute o allusioni su quella frase? ma poi ho pensato alla protagonista della prossima puntata di questa rubrica e pensato: a me il mio culetto piace così e non voglio che mi ci infili una trave XD e quindi ho evitato :-p

          4. Lei?? che potrebbe partecipare solo se legata!!!! 😀

  2. Oh, incredibilmente sono riuscita a impaginare testi, foto e a programmare il tutto! Wow!! XD
    A parte un ‘a capo’ che si è inventato WordPress…
    Quanto orgoglio. :’)

    1. Bravissima, anche se per quel “a capo” stava di rischiando di sembrare il testo di una poesia XD

  3. Bellissima foto! È molto artistica e parla da sola a chi la osserva! 🙂

    1. Ops, allora non dovevo scrivere niente a commento. 🙂

      1. Beh con la spiegazione hai dato molto l’impressione di opera d’arte da museo con l’analisi della fotografia scritta accanto 🙂

  4. Pingback: Se al PC ci fosse uno specchio – veneresole

  5. Molto bella questa foto e le tue parole esprimono molto…
    Non conosco bene questo tipo di pratica ma percepisco (almeno credo) il
    “Sentirsi libere, legate…”
    Complimenti a te a Chi ti ha legato e fatto la foto…meraviglia!!!

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