Secret desire /8

di Matt

ULTIMO CAPITOLO della serie di Secret desire!

Questo contenuto è riservato a un pubblico adulto. Proseguendo nella lettura dichiari di avere almeno 18 anni.

Sam osservava la scena dal monitor nella sala accanto. Finalmente l’operazione di una vita era alla sua fase finale. L’esperimento conclusivo stava per svolgersi: come avrebbero reagito due sconosciuti, nudi, opportunamente manipolati e stimolati, nella stessa stanza uno di fronte all’altro?

«Dr. Harold, Phil, volevo congratularmi con voi per l’ottimo lavoro.»

«Grazie Signore.»

«Il materiale è stato preparato?»

«Tutto come programmato, Signore.»

«Molto bene. È arrivato il momento.»

La parete si aprì del tutto. La nebbia si fece intensissima e poi d’un tratto iniziò a diradarsi. I due rimasero immobili e impietriti per un lungo e interminabile istante, uno di fronte all’altra.

La donna recuperò istintivamente i vestiti da terra e colta da vergogna e pudore tentò di coprirsi come poté.

Mike, in piedi e con le braccia finalmente libere, la fissò col pene stretto nella mano e il volto dipinto da quel leggero imbarazzo di chi viene scoperto a spiare di nascosto.

La situazione surreale che stavano vivendo impedì a entrambi di proferire parola. Al tempo stesso, però, l’impaccio del momento condizionava di riflesso il corpo dell’uomo. Alla ritrosia di Jessica, il membro di Mike si fece ancor più duro e largo. La punta era pronta ad esplodere. Il calore dal basso gli rendeva difficile qualsiasi ragionamento. E respirare quella sostanza non aiutava di certo.

Jessica rimase spaesata e piuttosto impaurita. Non era quello l’uomo che aveva incontrato al bar. Sentendo l’utero bollente e liquidi colarle tra le gambe, però, presto si persuase: non aveva alcuna importanza.

Mike mosse un passo verso di lei. Jessica gli rivolse un timido sorriso. Il pene di lui si fece incontenibile. Lei lo fissò vogliosa e gli sorrise con un velo di malizia dipinto sugli occhi. Lasciò cadere di nuovo gli indumenti, coprendo ora i seni con le braccia e spostando la gamba destra per nascondere le restanti nudità.

La mossa spiazzò Mike, ormai in preda ad istinti irrefrenabili. Le fu prossimo. Poteva sentire la fragranza esotica del profumo mista all’acre dei suoi umori.

Jessica scoprì una parte del seno alla vista di Mike. Lui non resistette oltre e le afferrò le braccia allontanandole dal corpo. Finalmente ai suoi occhi si mostrarono due capezzoli rossi e carnosi su un petto gonfio e florido. Vi strofinò il pene fino a farli oscillare.

Jessica ebbe un sussulto.

Ormai privo di freni, Mike dilatò anche le gambe della donna. La tirò a sé e le solleticò le grandi labbra con la punta: scivolava liscio senza attriti, tra i sospiri della donna.

In preda alla foga la spinse più in alto con le braccia stringendole con forza i glutei e caricandosi le gambe sulle spalle. Infilò voracemente la lingua nella vulva e la fece vorticare stimolandola anche con le labbra. Le tormentò il clitoride fino a farle venire gli spasmi e costringerla ad allontanarlo.

Con un ghigno inquietante stampato sul volto la sbatté nuovamente sul divano e senza darle tregua le infilò completamente l’asta nella gola. Jessica quasi soffocò.

Tentava di liberarsi, ma più lei si agitava, più lui andava a fondo.

Finalmente Mike le liberò la bocca tirandola per i capelli. Jessica ansimava affaticata tentando di riprendere fiato. Iniziò a palpitare per la paura.

Raccolse le gambe e incrociò le braccia davanti al volto in un vano tentativo di difesa.

Mike la strattonò con forza. In un attimo le fu sopra e le morse ruvidamente il collo.

Rialzandosi la prese per i fianchi e la mise a pancia in giù. Le sollevò il bacino.

Aveva per le mani un sederino sodo, liscio, invitante.

Quel buchino tondo e stretto lo attirava. Lo stuzzicò con le dita tra le sterili proteste della donna.

Accostò il membro ai glutei di Jessica pronto a perforarla con violenza. Lei tentò di contrarre i muscoli per impedirglielo. Mike le allargò nuovamente le natiche penetrandola, rude e freddo, con le dita.

Una prima spinta per dilatarla. Le grida di lei lo eccitarono ulteriormente.

Allontanò il bacino per sfondarla con tutta la foga di cui era capace.

Al contatto della punta con la pelle fu avvolto da uno stimolante senso di libidine. La piccolezza del retto gli massaggiò l’asta mentre scivolava veloce e più a fondo.

Jessica urlò.

Mike la penetrò fino ad avvertire sul bacino la morbidezza dei suoi glutei. Prese a sbatterla più veloce e più feroce.

Le grida della donna si fecero affanni. Lui si sentì pervaso da un ardore pungente.

Mentre la stanza veniva di nuovo avvolta dal fumo, la vista di entrambi si annebbiò. La penombra era ormai calata su di loro.

Poi il nulla.

***

Mike aprì gli occhi e si alzò di scatto. Accanto a lui Madeleine dormiva con un dolce sorriso dipinto sul viso. Era nel suo letto.

Si guardò intorno, non capiva.

Le lenzuola sporgevano in prossimità delle gambe. Un’altra erezione era tornata a fargli visita.

Mike sorrise. E svegliò Madeleine…

FINE

***

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