Spy cam /27

di Claudia Effe

Questo contenuto è riservato a un pubblico adulto. Proseguendo nella lettura dichiari di avere almeno 18 anni.

Loredana uscì dal ristorante e, dopo aver guardato l’ora, si chiese se fosse troppo tardi per disturbare Luca.

Qualche giorno prima gli aveva mandato un messaggio che era l’una passata e lui aveva risposto subito; evidentemente non era uno che andava a letto presto.

In ogni caso, non avrebbe fatto male a provarci.

Prese il telefonino e digitò semplicemente: “Devo parlarti il prima possibile, meglio di persona”.

La risposta non si fece attendere che qualche secondo: “Anche adesso se vuoi. Sono a farmi una birra con degli amici ma posso liberarmi”.

Loredana si fece spiegare dove fosse; non era distante e gli scrisse che l’avrebbe raggiunto entro dieci minuti.

Entrò nel locale e lo individuò ad un tavolino in fondo.

Lui richiamò la sua attenzione agitando la mano e, quasi fosse un segnale, i due amici si alzarono e si allontanarono dal tavolino.

Quando le passarono accanto le dedicarono un’occhiata molto approfondita che fece arrossire Loredana, ma non fecero commenti.

La ragazza sedette accanto a Luca e ordinò un Negroni.

“Allora, volevi parlarmi?”, le chiese lui, appoggiandole una mano su una coscia.

Loredana quasi sussultò al tocco, ma la lasciò lì.

“Sì, ho un grosso problema e spero che tu possa aiutarmi”.

Luca attese che la cameriera depositasse il Negroni davanti a Loredana, quindi la invitò a raccontare.

“Tra un paio di giorni ho una scadenza da onorare – spiegò la romena, riferendosi all’affitto – e non ho soldi. Il lavoro che sto facendo per te mi sta permettendo solo di ridurre il debito con te, ma le mie finanze sono sempre quelle e sono poche. Non prenderò lo stipendio fino a fine mese e non so come fare”.

Luca bevette un sorso di birra.

“Non ho capito come potrei aiutarti. Vuoi un prestito?”.

Loredana scosse la testa.

“No, sarebbe solo un altro debito. Voglio dei soldi, e in cambio faccio quello che vuoi. Mi servono mille euro”.

Luca la guardò negli occhi.

“Spiegati meglio”, le disse.

Loredana prese un sorso di Negroni, domandandosi se fosse il caso di proseguire, poi parlò.

“Io e te siamo già stati intimi, per certi versi – disse a bassa voce – Potremmo andare oltre. Io lo so che ti piaccio, vuoi scoparmi? Vuoi mettermelo nel sedere? Quello che vuoi….”.

Abbassò lo sguardo. Si sentiva il volto in fiamme e avrebbe voluto morire.

“Loredana, non credo che sia questa la strada…”, obiettò Luca.

“Quello che vuoi! – insistette la donna – Dammi mille euro e faccio tutto. Vuoi picchiarmi? Vuoi legarmi e farmi il solletico tutta la notte? Tu sei un po’ strano, ma qualunque cosa ti passi per la testa io lo faccio!”.

Si sarebbe picchiata per l’umiliazione che stava vivendo; non poteva escludere di mettersi a piangere da un momento all’altro.

“Loredana, ascoltami – le disse Luca prendendole la mano – Capisco che tu hai dei problemi, ma questa cosa che mi chiedi non si può fare”.

“Perché?”.

“Perché tu sei bella e hai ragione quando dici che mi piaci, ma non posso darti mille euro per una scopata o per le cose che hai detto”.

“Perché? Non li valgo?”.

Luca le prese la mano.

“Senti, io posso fare una cosa per te. Ti azzererò il debito per l’impianto di allarme”.

La ragazza lo guardò stupita.

“È vero – proseguì lui – I video hanno venduto bene e tu sei stata grandiosa, posso permettermelo. E così, quando faremo altre produzioni, i soldi saranno tutti tuoi”.

Loredana annuì.

“Io ti ringrazio, Luca, è molto generoso da parte tua”, disse.

“Non voglio che ti metti a fare la puttana – le disse lui – L’ho già visto capitare e non mi piace”.

Pensava a Martina, che un paio di ore prima aveva visto cimentarsi in un rapporto a tre in cambio di denaro.

Circondò Loredana con le braccia e le diede un bacio in fronte.

“Mi hai detto che mancano un paio di giorni, giusto?”.

La romena annuì.

“Vedrò di farmi venire in mente qualcosa. Comunque tu non hai debiti con me da adesso”.

Loredana si tamponò le lacrime che stavano per sgorgarle e si alzò in piedi.

“Ti ringrazio ancora. Ora è meglio che vada a casa, ho mia sorella da sola”.

Si sporse verso Luca e gli diede un bacio sulle labbra, quindi si voltò e uscì.

Dieci minuti dopo entrava in casa.

La serata era andata in maniera decisamente diversa da quanto si era aspettata.

Luca era stato carino, ma non era certa avrebbe trovato una soluzione.

Lui era interessato a lei, ma la cosa non era reciproca.

Loredana ci aveva pensato in quei giorni: lui aveva un impiego, aveva bei modi e non era un brutto ragazzo, forse avrebbe potuto anche essere un buon compagno, ma non le piaceva quello che faceva.

L’aveva legata, l’aveva mostrata su internet e probabilmente l’aveva fatto anche con altre.

Non poteva legarsi a un uomo così.

Sbirciò nella stanza di sua sorella e vide che si era addormentata con la luce accesa.

Cosa strana, era nuda, e non l’aveva mai fatto.

La coprì con un lenzuolo e spense la luce.

Era tempo che andasse a dormire anche lei.

***

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