Tagliamoci il pene…con tanto dolore!
di Alba6990
Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte! Cazzo, non vi abbandono nemmeno quando sono a ballare in discoteca! E siccome oggi ho letto un racconto orribile sulle mutilazioni genitali, rimaniamo in tema e spostiamoci nell’Alcatraz di Madre Natura: l’Australia!
Gli ebrei si circoncidono, si fanno tagliuzzare il prepuzio. Fin qua, tutto normale. E se vi dicessi che la tribù aborigena dei Mardudjara lo fa in un modo…singolare?
La rimozione del prepuzio simboleggia un vero e proprio rituale di iniziazione per il maschio e la sua purificazione avviene attraverso il dolore. Infatti, i metodi usati per questa circoncisione sono totalmente primitivi, in modo che l’operazione risulti dolorosa. Una volta rimosso, il prepuzio viene mangiato dal suo “proprietario”.
Ma non basta! Quando la ferita è guarita, il pene viene tagliato in senso verticale e il sangue che ne fuoriesce viene lanciato nel fuoco!
Ahia! Io ho sofferto per essere atterrata a gambe aperte sulla trave a ginnastica artistica quando ero piccola! E questo si tagliano il cazzo in maniera violentissima! Una medaglia per il coraggio? Gliela diamo?
Spero che anche questa puntata vi sia piaciuta, io torno in pista e poi mi faccio un salto al briosciaro! Buona serata a tutti e alla prossima!
Questa è…
Tagliarselo in senso verticale??
Cos’è, ne vogliono due?
Mi stanno venendo alla mente immagini brutte…! Ahahah e comunque, l’analisi del “racconto incrimanto” di Luca 31 sulle mutilazioni, da parte dello psicologo che ho interpellato, è la seguente: è un coglione! Non è uno che si eccita con le mutilazioni, ma semplicemente un sadico a cui piace instillare terrore, dolore e disgusto con i suoi scritti!
Infatti non aveva senso.
Il bello (si fa per dire) è che ragiona talmente fuori dalla logica da togliere la fonte stessa del proprio piacere. Boh.
Quell’essere si è “evoluto” al di sopra di ogni logica???