Tanto a lei piace il dolore…

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di Blubear

“Tanto a lei piace il dolore…” il titolo di un post di Facebook in merito a una affermazione che è capitato anche a me di sentire: ecco la battuta infelice di chi non sa cosa voglia dire BDSM o Kinky o, per i più profani, ‘erotismo estremo‘.

 girl_knee Tanto a lei piace il dolore

Spezziamo qui una lancia su un argomento che mi sta particolarmente interessando e coinvolgendo.

Si sprecano ormai gli articoli su come questo modo di vivere la sessualità sia stato sdoganato dal best sellers 50 sfumature di grigio di E. L. James e le successive edizioni ‘colorate’. Per non parlare della trasposizione cinematografica che, a quanto sembra, pare abbia fatto abbastanza danni sia fisici (con un aumento degli accessi ai pronto soccorso) che psicologici.

Ecco, questa affermazione sta al BDSM come il classico “macho” del mondo vanilla (quelli che lo fanno ‘normale’ per intenderci) quando spara una delle tipiche frasi: “Quella ci sta di sicuro…”; questo solo perché la ragazza di turno porta un tacco 12 e tubino attillato.

Beh, niente di più sbagliato.

Parliamoci chiaro: un golfista che si concentra con calma e silenzio nel mandare una pallina in buca, senza interessarsi di altro, può forse giudicare chi fa parapendio con una affermazione del tipo: “a quello piace buttarsi giù dalle pareti di roccia per il gusto di sfracellarsi…”?

No eh? Mancano degli elementi, vero? La ‘vela’ (paracadute), il corso fatto per usarla, le normative sul volo… uhm, cos’altro… ah! Si: l’intelligenza di chi lo pratica; quegli elementi che fanno dello sport estremo una cosa sicura anche se non priva di rischi, perché una cosa è sicura: gli incidenti possono sempre capitare.

Anche in questo mondo esistono delle regole (sembra strano vero?) più ferree di cio che si possa pensare, prima fra tutte la famosa SSC (Sano, Sicuro, Consensuale) cioè farlo:

  1. conoscendo se stessi e i propri limiti;
  2. limitando al minimo il rischio di incidenti;
  3. contrattando con il partner di gioco su ciò che sia lecito o meno fare, i propri limiti psicofisici, sia del/della Top (dominante) che della/del bottom (sottomesso).

Avvicinarsi a questo mondo quindi, anche solo per conoscerlo e comprenderlo, comporta una certa elasticità mentale dove il giudizio preconcetto deve giocoforza essere bandito.

A me sono occorsi due anni di “ricerche” – che parolone – bazzicando vari siti sul tema, alcuni seri altri meno, solo per iniziare a scalfire preconcetti, convinzioni e falsi miti.

Volete informarvi e sapere da dove partire? Beh, cominciare a togliere da Chrome tutta la cronologia che rimanda a XHamsterYouporn… et simili mi pare un inizio. Poi magari consultando uno psicologo, non uno qualunque, ma forse uno dei più competenti in questa particolare branca della sessuologia: Ayzad.

Questo psicologo ha fatto del BDSM materia di ricerca, pubblicando diversi libri molto interessanti e utili per sollevare almeno una parte di quel velo che nasconde ai più il variegato mondo del ” ‘O famo strano?”(cit.).

Uno fra le tante sue è: I LOVE BDSM,

i_love_bdsm_book Tanto a lei piace il dolore

un breve ma esaustivo compendio che spiega perfettamente i concetti di base, un punto di partenza per poi iniziare a spaziare verso quegli aspetti a cui si potrebbe avere interesse. Oppure poggiare giù tutto e dire “non fa per me!”… ma almeno poi, se si dovesse disertare sul argomento, lo si farà con un minimo di cognizione di causa.

Non a caso, negli ultimi tempi, si stanno moltiplicando associazioni che propongono corsi, workshop e masterclass su alcuni aspetti del Kinky quali lo shibari,

shibari model Tanto a lei piace il dolore

la pratica della legatura giapponese. Una pratica che si può anche elevare a espressione artistica con vere e proprie modelle affermate come Gorgone (già intervistata dalla nostra Altramira)wahlberg weel Tanto a lei piace il dolore

o altre espressioni della sessualità border line immortalate da fotografi come Jean-Paul Four.

Quindi che vi posso dire in conclusione?

È un gioco, un gioco serio tra persone consenzienti che vogliono ‘divertirsi’ in modo particolare, a cui fa piacere e le fa stare bene… ma che richiede anche molta ‘testa’ per praticarlo.

Beh, con questo ho concluso per il momento… torno a studiare!

Alla prossima.

Ciao a tutti!

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