Una finestra /3

di Cigno

Capitolo 3

Una finestra sui vizi

– Un pantaloncino

Togli quei cazzo di pantaloncini. Sei affacciato alla finestra, è mattino ed è una bella giornata.

Perché no? Perchè sei un depravato e queste cose non si fanno.

Fallo. Sei a casa tua e hai il diritto di fare il cazzo che ti pare.

Sfilali lentamente. Senza che i tuoi movimenti tradiscano le tue intenzioni. Sfilali. Lasciali scorrere.

Bravo! Freschezza! Adesso hai le cosce fresche! I Pantaloncini sono calati e tu sei in boxer. Quei boxer 98% cotone 2% imprecazioni sintetiche. I boxer sono un lago di sudore. E tu hai sempre il cazzo più teso.

Le palpitazioni. La voglia di segarti. No. Non devi segarti. Sei affacciato alla finestra e le tue braccia penzolano fuori.

Hai voglia di fumare. Si. Rollati una sigaretta. Non hai ancora preso il caffè. Non ti va il caffè, hai le palpitazioni.

Hai voglia di mettere una sigaretta in bocca. Un pisello in bocca. No. Leccare l’ano della tua ex.

No. Una sigaretta. Al momento l’unica cosa che devi fare è girarti. Vai in camera. Trova il pacco di tabacco.

– Una sigaretta

Cazzo, sei in mutande e hai lasciato i pantaloncini sul pavimento. Ti sei allontanato dalla finestra e ora non sai se dai piani superiori vedono te che cammini in mutande. Ok, arretra ancora un po’.

Ok. sei fuori campo visivo. Vai in stanza.

Torna in cucina. Rolla una sigaretta. Fallo davanti la finestra. Cazzo, è caduto il filtrino.

Perchè cazzo hai deciso di rollare davanti la finestra? Sei uno stupido depravato.

Rifai l’operazione. Lecca la cartina. Lecca quel clitoride.

Fermo. Rolla. Accendi. Aspira.

Pace.

Governa e metti a fuoco. Stai fumando alla finestra e sei in mutande. Che bella giornata. Nessuno ancora si è affacciato. Bene. Il tuo cazzo non è più teso. Stai dominando la situazione. Bravo.

Dai uno sguardo giù. E’ appena entrata una signora in cortile. Non ti può chiaramente vedere in mutande, tuttavia tu puoi vedere lei che attraversa il cortile.

Toccati le palle. Massaggiatele. Bravo il porco. Hai appena guardato una signora passeggiare lungo il cortile mentre ti massaggiavi le palle.

Lei non ha alzato lo sguardo. Noia.

Non finire subito la sigaretta. Gustatela. Il gusto fa schifo, è vero. Dovresti smettere di fumare. Guarda la porta-finestra di fronte. La serranda è alzata. La zanzariera è tolta. Oh cazzo.

Palpitazioni. Brivido lungo la schiena.

Quando è avvenuto? Mentre ti toglievi i pantaloncini? Mentre andavi a prendere il tabacco?

Ora riesci a vedere abbastanza agilmente un salottino, una TV e qualche divanetto. Un quadro.

Nessuno dentro la stanza.

Avranno aperto per far cambiare aria.

Che schifo la sigaretta. Buttala. No, non giù nel cortile. Cazzo. Troppo tardi. Ti ha visto qualcuno?

Forse quel tecnico che sta controllando un contatore esterno affacciato al balcone dell’edificio sulla sinistra.

Non può averti visto. Sta per giunta fumando. Chissenefrega.

Concentrati su quella stanza dell’appartamento di fronte.

Sei ancora in mutande e il cuore ti batte forte.

Lentamente prova ad allontanarti dalla finestra. Rimani con lo sguardo fisso su quel salottino.

Raggiungi il divano. Siediti. Sdraiati.

– Un divano

Ok. Sei sdraiato. Brutto depravato che non sei altro. Sei sdraiato sul divano con la finestra aperta e l’appartamento di fronte con la serranda alzata.

Sei in mutande e il tuo pene è di nuovo teso.

Mettiti comodo e prendi il libro. Ricomincia a leggere. Fingi, almeno.

Ok. Non riesci più a vedere il balcone di fronte. Loro possono vedere te. Tu no.

Loro chi? Non c’è nessuno!

Sei in casa tua e sei in mutande mentre leggi un libro. Tutto normale.

Nessuno che ti spia. Nessuno che chiama la polizia.

Nessuno che ti arresta.

Sei eccitato. Avverti un sentore nuovo. Cosa stai guardando? Come si muove il tuo pene sotto i boxer? Sembra intrappolato. Liberalo. Libera il tuo pene. No. Lascia i boxer. Non ci provare.

Sistemati l’uccello. Portalo verso l’alto. Non tenerlo piegato. Non tenere la mano dentro i boxer. Tirala fuori. Bravo.

Non sai se qualcuno sta passando dal salottino di fronte casa tua. Non sai cosa riescono a vedere.

In realtà lo sai. Vedono te in boxer. Dalla cintola in giù. Non ti possono vedere in volto. Non possono denunciarti. Forse.

Non stai facendo nulla di male. Sei in boxer e stai leggendo un libro. Mentre ti tocchi. Ripetutamente.

Ancora una volta. La tua mano è di nuovo dentro i boxer. Smettila! Ok, un’altra volta. Era piacevole. Vacci piano, non lo strizzare. Ok, ti stai masturbando da dentro i boxer. Ti stai segando mentre la finestra è aperta e qualcuno potrebbe vederti. Qualcuno potrebbe notare che la tua mano fa movimenti inconsulti dentro i boxer.

Porca miseria quanto sei eccitato. Il cuore batte all’impazzata e sudi come un cavallo.

I cavalli sudano? Quanto era cavalla quella tua ex straniera? Ricordi quel giochetto col ghiaccio che ti ha fatto?

Attento, hai sentito una serranda.

Controlla! Subito!

Cazzo. Hanno richiuso la serranda e rimesso la zanzariera.

C’era qualcuno.

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