Una finestra /4

di Cigno

Capitolo 4

Una finestra sulle fughe

– Un paio di boxer

Oh, cazzo. C’era davvero qualcuno? Ti hanno visto mentre ti trastullavi. Mentre sputavi l’acqua. Mentre fumavi. Ti hanno visto che ti segavi.

Ti sei segato e qualcuno ti ha visto.

Sei stato visto mentre ti strapazzavi l’uccello da sotto i boxer.

No. Non è vero. Non ti possono aver visto. Non puoi essere arrestato. E’ una cosa normale. Sei a casa tua. Sei nella tua intimità. Sei libero!

Libero di menartela davanti ai vicini di casa?

Libero di guardare nel salotto degli altri?

Oddio, meglio rimettersi i pantaloncini. Secondo te c’è qualcuno dietro la zanzariera? Se hanno chiuso è perchè non vogliono vedere.

Si sono infastiditi? Credi che se la siano presa? Non ci pensare. Non hai fatto niente.

Oddio che eccitazione. Il pene è più duro che mai. Aspetta. Pensa.

Togli la mano da dentro i boxer. Ci sei cascato di nuovo. Fermati.

Alzati, corri alla finestra.

Dai un’occhiata. Nessuno affacciato.

Riesci a scorgere qualcuno dietro la zanzariera? Sembra di no.

Rimani lì, affacciato. Guarda in alto, a destra. A sinistra. Nessuno?

Ok, rifallo. Lentamente. Sfila i boxer.

Sfila quei cazzo di boxer.

Oh cazzo, non lo fare. Sei troppo esposto. Guarda giù. Un postino che imbuca lettere.

Distraiti. Non ti sgrullare. Ok fermati. Basta massaggiarsi le palle. E’ un postino! Neanche ti vede!

Osserva quella serranda di fronte. Sempre chiusa. Nessuno è appostato dietro. Non ti vedono. Sei padrone di te stesso. Fallo.

Piano. Tieni d’occhio le altre finestre. Nessuno affacciato? Oddio, si! Una signora anziana che parla al telefono. E’ in alto. Troppo in alto. Riesce a vedere i boxer? Non può, è coperta dalla biancheria stesa del piano di sopra.

Ok, non farlo, aspetta che rientri. Non farlo, ho detto.

Cazzo. La sensazione del pene libero è bellissima. Come un batacchio è rimbalzato verso l’alto impennando e sbattendo contro la parete. Ti avevo detto di far piano mentre calavi i boxer.

Lasciali andare giù. Sei a culo nudo.

Sei a culo nudo affacciato alla finestra. Hai il pene in erezione e sei affacciato alla finestra. Sporgiti un poco! Controlla se tutte le traiettorie visive sono al loro posto. Qualcuno può vederti?

Sembra di no. Com’è la situazione del balcone di fronte? Sempre chiuso e con la zanzariera. Sei nudo e affacciato alla finestra. La finestra ti arriva all’ombelico e il tuo cazzo pulsa senza affacciarsi, nascosto.

Segati un po’. Dai. No, non lo fare! La tua mano nascosta che muove qualcosa è troppo sospetta. Con nochalance. Goditi il momento. Guarda ancora un po’ le finestre dei vicini. Senza fare cazzate.

Ok. Allontanati adesso.

– Un’esibizione

Piano piano. Tieni la situazione sotto controllo. Sguardo fisso a quella zanzariera.

Ti stai avvicinando al divano e sei nudo. Il cazzo è teso e vibrante. Le cosce bianche e tremolanti.

Hai lasciato le mutande li, accanto ai pantaloncini. Cazzo.

Vai a riprenderle. La signora di sopra è rientrata? Cazzo, non sai se è rientrata!

Ok, ora che fare? Tornare a prendere i boxer rischiando di farsi vedere dalla signora ai piani superiori?

La biancheria stesa copre tutto. Che te ne frega? Non puoi sapere se stia guardando o meno.

Afferrali, veloce. Indossali. Indossali per intero. Non tenerli a metà. Ok. Lascia il pisello fuori ancora un po’.

Sei al centro della cucina. Uccello di fuori. Mutande abbassate a metà. La finestra è aperta e non sai se qualcuno ti sta guardando attraverso quella fottuta zanzariera.

Chiudi gli occhi.

Che sensazione spettacolare. Qualcuno potrebbe aprire da un momento all’altro quella zanzariera e ritrovarsi il vicino dirimpettaio col cazzo armato in erezione al centro della stanza mentre si gode il momento in silenzio e ad occhi chiusi. E tu non puoi sapere se tale situazione avverrà. Non puoi. Tieni gli occhi chiusi.

Ancora chiusi. Non toccarti l’uccello, non farlo. Ok. Togli quella mano. Segati.

Non segarti! E’ un reato grave! Si va in galera!

Per cosa, per una sega?

Tieni gli occhi chiusi! Hai il pene eretto e sei in piedi al centro della cucina.

Ma se entrasse qualcuno in casa? Quanto tempo hai per rivestirti?

Cazzo, non ci avevi pensato.

Riapri gli occhi. La zanzariera è ancora chiusa. Bene.

Alza i boxer e vai a riprendere i pantaloncini. Torna a sedere sul divano. Fingi di leggere quel dannato libro.

Che coglione depravato e stupido che sei.

– Un riposo

Bravo, rimani seduto a pensare a quello che hai fatto. Se qualcuno ti avesse visto avrebbe detto che sei un coglione. Neanche riesci a segarti.

Segati. Sborra dalla finestra. Sborra sulla signora e sul postino!

Finiscila. Chiudi gli occhi. Ti fa male la testa. Riapri gli occhi. E’ difficile tenerli aperti. Sei stanco.

L’adrenalina è terminata e questo è il tipico effetto rinculo dopo l’eccitazione.

Culo.

Sborragli nel culo. Potente.

Basta.

Dormi.

Che cazzo fai? Dormi sul divano? Svegliati! Quanto tempo è passato?

10 minuti… sembravano 2 secondi. Sarebbe potuto entrare qualcuno. Cosa avrebbero potuto dirti? Eri disteso sul divano in pantaloncini che dormivi. Aspetta.

Non indossi i pantaloncini.

Non li hai più indossati! Brutto stronzo depravato. Perché ti sei scordato di indossarli? Ti sei addormentato con l’erezione e i boxer. La finestra lasciata aperta. Cazzo.

La zanzariera? Nessuna zanzariera.

La serranda è aperta.

Che figura di merda. Ti hanno per forza visto con l’uccello teso. Mentre dormivi a cazzo teso in boxer, coi pantaloncini ancora in mano.

Fottuto depravato. L’hai combinata grossa.

Rimani sdraiato. Non ti muovere.

Fermo, ancora fermo. Il pene è flaccido. Puoi consentirti di rimanere fermo. Respira piano. Guarda attraverso la finestra. C’è qualcuno?

Ok. Controllati. Autocontrollo. Stai seduto e infila i pantaloncini. Ecco, bravo.

Ora sei di nuovo una persona normale. Nessuno può dirti nulla. Sei sveglio e stai seduto sul divano. Sguardo puntato alla finestra di fronte. Sembra non ci sia nessuno. Riprendi il libro in mano. Fingi di leggere.

Cerca di capire chi abita di fronte. Un uomo, una donna? Una famiglia? Cerca di capire chi ha tolto la serranda.

Nessuno si vede. Sei fermo da 5 minuti e quella casa sembra deserta. Roba da matti.

Il sottopalla ti prude. Grattatelo. Non farlo!

Segati, inonda di sperma quelle tette succose della tua ex.

No, aspetta. Non ti toccare. Qualcosa si muove, lì di fronte.

Si, hai capito bene. Una tenda s’è mossa. L’hai vista!

Non è stato un miraggio. Era una tenda e si è scostata. Qualcuno è lì. Rimani in attesa.

Le morbide e calde mammelle della tua ex.

Stai concentrato!

Guarda attentamente. Non ti perdere neanche un fotogramma.

Share this Post

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>
*
*