Una finestra /6

di Cigno

Capitolo 6

Una finestra sulle sfide


– Una serranda

La serranda è
chiusa. La zanzariera è al suo posto. Sei confuso. Fatti
un’altra sigaretta e aspetta.

Aspetta che ritorni.
Ricambia lo sguardo. Fai il tuo dovere da uomo. Non fare finta di
niente.

Tutto quello che è
avvenuto è reale. Sei stato salutato da una donna che abita di
fronte e tu eri in boxer da mezz’ora. Non è casuale.

Aspetta. Fingiti
rilassato. Agisci in modo naturale. Le palpitazioni.

Sudi di nuovo. Sei
eccitato e ansioso. La bionda non riappare. Non riapparirà mai
più. Domani si trasferisce e tu non la rivedrai più. Ti
segherai a vita per il rimpianto di non aver ricambiato al saluto.

Sei solo un povero
stupido.

Rumore di serranda.
Fermo. Bloccati. Hai la sigaretta in bocca. Occhi fissi sulla
serranda. La serranda si apre lentamente. E’ ferma a mezz’aria.
Riesci a scorgere gli shorts bianchi tra la serranda semi aperta e la
zanzariera. E’ di nuovo lei.

Stai fermo. Lei ti
sta osservando dai buchetti della serranda. Buco. Ano. Culo.

Ha aperto la
serranda a metà. Lei non ti mostra il volto. Solo la pancia e
gli shorts.

La pancia!? Cazzo.
E’ un ombelico quello? Si, è un ombelico. Dove è finita
la canottiera fucsia?

Non ti muovere.
Fingiti annoiato. Fingi di non guardare. Non stai guardando, vero?

La serranda è
ancora semi-aperta e lei sta in piedi davanti la porta-finestra.
Immobile.

E’ senza canottiera.
Indossa gli shorts. Lo sa che la stai guardando. Neanche ci provi più
a distogliere lo sguardo. Pervertito. Che fai? Sei bloccato. Sei
ipnotizzato.

Sta di nuovo
abbassando la serranda. Cazzo. Fa qualcosa, prima che se ne vada!
Falla, lurido idiota segaiolo!

Troppo tardi. Ha
richiuso.

Fai qualcosa,
dimostra che sei vivo anche tu e non uno zombie! Usa quella mano!
Alzala, piano, senza tradire l’eccitazione. Fingiti naturale. Se n’è
andata. Lo sai che è andata via. Non cercava te.

Fai il saluto con la
mano. Fallo! Male che vada nessuno ti vede che stai salutando il
vuoto. Saluta quella serranda chiusa.

Bravo il cretino.
Hai salutato una serranda ormai chiusa. Lei non apparirà mai
più. Hai perso la tua occasione.

La serranda si sta
rialzando.

– Un gioco

C’è sempre
lei dietro in shorts e pancia nuda. Bravo, ragazzo! Hai fatto la
mossa, finalmente! Complimenti! Sfrutta questo momento e goditelo!
Che meraviglia, ti senti appagato. Meglio di qualsiasi altra cosa
avvenuta questa mattina.

La serranda si è
fermata. Il volto e il petto di lei sono sempre coperti. Accendi di
nuovo la sigaretta. La tieni in bocca come un deficiente da 5 minuti.
Non distogliere lo sguardo.

Ammirala. Guarda
come è candida, lei. Una pancia atletica e soda. Gli shorts
bianchi coperti quasi del tutto dalla zanzariera e una mano che sbuca
e ti risponde al saluto.

Ha risposto al
saluto.

Ha risposto. La Dea
sconosciuta ha risposto. Ha ricambiato il saluto. Salutala di nuovo.

Bravo! Approfitta
del momento buono. Stavolta sei sembrato un po’ frettoloso. E’
normale, sei eccitato come un facocero. Guarda quel bel ventre piatto
immobile di fronte la tua finestra, dietro quella serranda che fa su
e giù.

La serranda continua
ad alzarsi, piano. Lei la comanda sicuramente da qualche pulsante.
Non è certamente una corda manuale.

Spera ci siano delle
tette. Spera ci siano delle tette.

Si è fermata.
Di nuovo. Appena sopra il diaframma. Quel candido e meraviglioso seno
si trova coperto da una sottile barriera di plastica grigia. Peggio
delle barre di censura nelle foto che si trovano su internet.

E’ frustrante e
meraviglioso al tempo stesso. Lo sai, non è vero?

Sei eccitato da
morire. Guarda il tuo uccello quanto è diventato grosso. No,
non abbassare lo sguardo. Tieni gli occhi puntati su di lei. Continua
ad aspirare la tua sigaretta.

La serranda non
accenna a svelare quel che resta del torace.

E tu sei lì,
imbambolato come un cretino. Non ti azzardare a buttarle una voce.
Distruggeresti tutto. Rimani in silenzio. Questa partita si gioca
senza fiatare.

– Un comando

Altro gesto con le
mani. Stavolta ti ha indicato. Ha indicato te. Idiota! Ti ha appena
puntato l’indice contro.

Che fare?

Non sai che fare.
Guardati intorno, controlla se qualcuno vi sta osservando. A destra
nessuno. A sinistra nessuno. Siete solo tu e lei, affacciati uno di
fronte all’altro.

Stai tranquillo. Sei
vestito. Nessuno ti sta denunciando. Non rovinare questo bel momento.
Goditelo.

Cazzo, quanto è
arrapante. Quasi imbarazzante.

Sta indicando te.
Che fai? Chiedile conferma!

Punta il dito verso
di te. Chiedile se si sta riferendo a te e non a qualche altro
invisibile dietro di te.

Bravo. Vediamo se
risponde.

Ha fatto pollice in
su.

Si sta decisamente
rivolgendo a te. Mostragli le mani. Entrambe le mani. Fai capire a
lei che sei in balia delle sue attenzioni.

Sta usando una mano
per dirti di alzare. Alzare cosa?

Sembra che voglia
alzato il volume. Alzato il volume? Ma non c’è musica.

Alzare. Dunque,
vediamo cosa si può alzare… il cazzo? No. Egli è già
bello teso ma non può vederlo. Può vederlo? No,
decisamente non può notarlo.

Alzare la maglietta?
Chiedi. Toccati la maglietta.

Pollice in su. Vuole
che tu ti alzi la maglietta.

Alza questa
maglietta del cazzo, idiota! Subito, che stai aspettando? E’ un
flirt!

Calma. Non farti
prendere dall’emozione. Usa l’intelligenza. Non fare quello che ti
dice una mano solo perchè sei arrapato.

Guardati intorno,
controlla che nessuno ti stia facendo uno scherzo.

Uno scherzo? E’ una
bonazza fotonica. Se una bonazza fotonica ti chiede di alzare la
maglietta tu lo fai. Lentamente, alza questa maglietta.

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