Una finestra /8

di Cigno

Capitolo 8

Una finestra sulle verità

– Un inganno

E’ una biricchina
diabolica. Sa quello che fa.

Le vedi quelle
sporgenze li? Sono i segni della pressione che il braccio opera sui
seni. Riesci a vedere come strizza bene quelle tette? Non vedi quasi
nulla. Non sono grandissime ma sono cosi belle. Così
magnificamente proporzionate. Il braccio riesce sì a coprire i
capezzoli, tuttavia non riesce a coprire per intero le mammelle
delicate che cercano di evadere da quella stretta.

E’ davvero un colpo
al cuore indecifrabile. Il volto è ancora coperto.

Perché si
copre il volto? L’hai già vista prima, quando si è
affacciata! E’ timida, forse?

Una persona timida
non ti mostrerebbe le tette.

E infatti non le ha
ancora mostrate. Sembra coerente.

Davvero vuoi
continuare a pensarci? Sei solo uno stupido idiota. Goditi lo
spettacolo. Chiedile di togliere il braccio. Tu vuoi vedere quei
capezzoli turgidi. Vuoi sborrargli di sopra. No.

Non vuoi. Sii
delicato. Sii paziente. Vuoi che il gioco continui.

Anche lei lo vuole.
Infatti ti ha risposto di no. Non è ancora tempo dei
capezzoli.

Ok, la prossima
mossa è la tua. Fa qualcosa.

Non togliere i
boxer. E’ ancora presto. Goditi il momento. Chiedile di togliere
quella cazzo di zanzariera.

Fai il gesto con la
mano. Fai quel gesto. Chiedile di togliere di mezzo la zanzariera del
cazzo.

L’ha capito. Lo sta
facendo! La zanzariera è stata tolta. Ora gli shorts sono…
Gli shorts non sono più degli shorts!

Cosa cazzo ti
sembravano? Ti sembravano gli stessi shorts bianchi che indossava
prima?

Quella è
biancheria. Quello è uno slip.

Stai per venire.
Questa è la volta buona che sborri per un semplice pezzo di
intimo. Come si faceva nel 1941.

La tua compagna di
giochi è stata con gli slip per tutto questo tempo e te ne
stai accorgendo solo ora.

Era facile
confondere gli shorts bianchi aderenti con gli slip, specie se
parzialmente coperti da una zanzariera. Tuttavia saperlo adesso ha
tutto un altro sapore!

Sei fortunato,
ragazzo. Sei davvero fortunato.

Fai cenno di
approvazione con la mano. Usa il pollice in su.

Che goduria. Sei in
boxer. Lei è in slip. Fino a venti minuti fa neanche sapevi
cosa fare della tua vita.

Ti fa di nuovo cenno
di andare indietro. Vai indietro. Fai un passo indietro.

Ancora. Vuole che tu
vai ancora indietro. Vai ancora indietro.

Vai indietro. Vai
indietro. Ferma. Hai toccato il divano. Lei ti chiede di sederti.

Siediti. Fallo
perché te lo ha chiesto lei, che con un braccio ti da ordini e
con l’altro si copre le tette.

Sei seduto. Hai
occhi solo per lei.

Non te ne fotte
niente se qualcuno dovesse entrare in casa. Sei li ed esisti solo per
la Dea che abita di fronte. Ricordalo. Sei disposto a tutto per lei.

Non la conosci e non
sai fin quanto durerà. Il presente è tutto ciò
che conta al momento.

Sei seduto e in
attesa.

Il suo braccio è
ancora lì, a coprire i capezzoli. Stai aspettando che faccia
la sua mossa.

Piano piano. Il suo
braccio sembra cedere. Sembra che si stia spostando verso il basso.

Lo sta facendo. La
prima mammella è già scoperta. Quel capezzolino rosa
turgido. E’ solo un puntino lontano. Non hai neanche un binocolo per
godertelo nella sua interezza. Puoi solo intravederlo e fantasticarci
sopra. Perché non hai mai comprato un binocolo? Stupido
idiota.

Guarda che belli.
Ora anche il secondo capezzolo è libero dalla morsa. Le
procaci mammelle della tua Dea bionda dirimpettaia sono libere e ti
scrutano con i loro occhi di carne. Quei puntini rosa delicati
immersi nella soffice e morbida matrice bianca vellutata. Che seni
meravigliosi, visti da lontano sono già perfetti. Immagina di
toccarli. Immagina di immergere il tuo viso tra essi.

– Un’imitazione

Belli. Davvero
belli. Sei commosso. Le palpitazioni sono oramai una costante. Il
pene è al limite.

Anche lei sembra
tesa. Lo noti il suo petto? Si muove veloce. Segno che respira
veloce. E’ agitata. Lo capisci? Ha il fiatone. Le batte il cuore
all’impazzata! Si sta esibendo per te ed è coinvolta
emotivamente.

Come fai a non
innamorarti di questo attimo? Come puoi rimanere impassibile? Devi
esprimere per forza il tuo apprezzamento.

Fai pollice in su.
No. Non lo fare! Non è stata una semplice concessione. E’ un
dono prezioso. Mandale un bacio. Toccati le labbra e spedisci quel
bacio. Fà che il tuo bacio arrivi a toccare quelle dolci
meline.

E’ tutto bellissimo.
E tu sei seduto a godere di quello spettacolo speciale.

Sta indicando con la
mano. Vuole che ti togli i boxer, stavolta.

Il piatto forte!

Sei pronto? Stai per
mostrarle il tuo cazzo! Sei contento, no? Forse lei lo ha già
visto prima, ma ora te lo chiede.

Abbassa lentamente
le mutande. No. Fermo! Che fai?

Ti sta dicendo
ancora no, col dito.

Corri sempre troppo.
Cerca di capire cosa vuole. Cosa fa con quella mano?

Si massaggia una
tetta. Con l’altra si struscia il monte di venere.

Vuole che tu la
imiti. E’ chiaro, no?

Come puoi fartelo
ripetere? Passa quella mano sul tuo pacco. Falle vedere quanto grande
possa diventare. Toccati un capezzolo anche tu. Così, bravo.
Imita la porca.

Fai come ti
istruisce. Tocca e solleticati il capezzolo, come fa lei. Oddio, che
meraviglia. Guarda come lo fa bene. Sta stritolando quella tetta.
L’altra mano fa su e giù, dentro e fuori gli slip. Fà
lo stesso. Stimola quel bel cazzo che ti ritrovi e falla godere a
distanza.

Guardala! Sta
facendo dondolare i seni. Ti sta implorando di far arrivare fin lì
la tua sborra. Sa che lo vuoi. E tu vuoi segarti, vuoi farle vedere
come te lo meni. Come ti fai le seghe pensando al suo corpo nudo
affacciato alla porta-finestra. Un servizio privato solo per te.

Vorresti tirare
fuori il pisello? Vuoi che lo veda? Si, fallo, fallo. Ti prego.
Ordina di farlo.

Perché la Dea
non toglie quegli slip? Tu vuoi vedere quella deliziosa e succulenta
figa. Se ne sta li che gronda umori mentre tu sei qui, seduto
dall’altro lato del cortile, a massaggiarti le palle. Tendi
l’elastico. Fingi di mostrare il pene. Falla godere. Lei vuole che tu
sia porco.

Sei un porco
depravato. Dimostra di esserlo. Fallo per la tua dirimpettaia. Fallo
per te stesso. Sii porco.

Agisci da depravato.
Infila quella tua mano da tutte le parti. Sfiorati la cappella con le
dita. Non dimenticare i capezzoli. Continua a stimolare i capezzoli.
Bravo. Falle desiderare il tuo uccello.

La serranda si alza
di nuovo. La sta azionando lei. Ci siamo.

– Un volto

Adesso il suo volto
è scoperto. Non ti sta guardando, ancora. Si è messa di
spalle. E’ un perizoma. Porca miseria, quello è un perizoma.
Tu ti stai massaggiando la minchia mentre la tipa di fronte sta in
perizoma e topless. Si sta allontanando.

Dove va? Non andare,
ancora. Ti prego.

Sta prendendo una
sedia e si sta posizionando al centro del salotto. Si è
seduta.

Ti guarda. Ha un
volto bellissimo. Autentico. Serio. Eccitato. Ansioso. Ha le
palpitazioni. Lo senti. Hanno la tua stessa frequenza. La tua stessa
intensità. Due labbra sottili e rosee. Due zigomi pronunciati
e due occhi enormi che si vedono anche da quella distanza.

E’ li, seduta sulla
sedia. A fissarti.

Guardala anche tu.
Tieni lo sguardo. Innamorati di quello sguardo. Rimani serio. Stai
concentrato. Guarda come sono belle quelle tette.

Guarda che fa con
quella bocca. Guarda quella lingua. Ha tirato fuori la lingua. Se la
sta passando sulle labbra. La porca vuole te. Ti sta provocando.
Vuole coprire la tua cappella con le sue morbide labbra calde. Sai
che lo vuole. Lei sa che lo vuoi.

Non sborrare. Non
farlo. Potresti davvero rovinare tutto, adesso.

La bionda è
sempre li. In continua esplorazione. Si strizza le tette. Si passa le
mani sui fianchi. Apre e chiude le gambe mostrando gli slip
chiaramente umidicci.

E tu sei qui, su
quel divano, a fare lo stesso.

Come puoi essere
eccitante per lei? Tu che tieni una pancia da birra e un fisico da
sollevatore di bicchieri?

Eppure sei la sua
preda. La sua conquista. L’avrai sedotta durante quel tuo piccolo
show in solitaria. Sapevi e speravi inconsciamente che qualcuno ti
vedesse. Speravi che lei ti vedesse. Probabilmente lo ha fatto.

E ora ti sta
ringraziando a modo suo. Vuole ricambiare il favore.

– Una libertà

Ti sta regalando
molto di più.

Sta alzando le
gambe. Quelle splendide gambe modellate in modo superbo. Forse fa
nuoto. Forse pallavolo. Forse è semplicemente un sogno.

Stai guardando?
Osserva!

Osserva mentre sfila
gli slip da sotto le chiappe. Le gambe in aria e gli slip che
risalgono su come se fossero un ascensore, arrivando a toccare i
piedi e a oltrepassarli.

La bionda
dell’appartamento di fronte ha appena tolto gli slip. E tu sei ancora
in boxer, rincoglionito.

Ora ti guarda
intensamente, mentre con una mano si copre la figa e tiene aperte le
splendide gambe.

E tu ancora non sei
venuto. Ancora non hai sborrato. Vuoi conservarti per il gran finale,
vero?

Sei ancora coi boxer
e lei è nuda. La patata coperta dalla mano e le tette al
vento. Sta guardando te. Sta puntando te.

No. Non sta puntando
te. Sta puntando lui.

Vuole lui.

Vuole il tuo pene.
La tua verga. Il tuo pacco. Il tuo cazzo. Vuole vederlo.

Fa cenno di togliere
i boxer.

Togli i boxer.
Toglili, come ha fatto lei.

Lentamente. Fatti
desiderare. Fai vedere quanto sei bello senza boxer. Minchia al
vento. Cazzo libero.

Pene in libertà.

Sei finalmente dove
volevi essere. Sul tuo divano. Nudo, di fronte la donna migliore del
mondo.

Anche lei nuda.

Vi guardate
intensamente. Respirate veloce e ansiosi. Sapete di stare esagerando.
Siete in comunicazione attraverso due finestre che comunicano col
cortile di un condominio. La tua coscienza e la sua sembrano ormai
una cosa sola. Siete così tanto in comunicazione da riuscire a
intuire i pensieri l’uno dell’altro.

Io stesso sembro di
parlare a nome di entrambi.

Guardatevi. Nudi,
giovani. Felici. Desiderosi di ricevere e donare piacere.

Uniti dalla
distanza. Vi toccate con gli sguardi. Vi baciate con le emozioni.

L’amore più
genuino del mondo. Quello che non coinvolge la parola. Solo la mente.
Solo emozioni. Guardala mentre svela delicatamente le grandi labbra.
Guardala mentre si massaggia le tette. Guardala. Osserva come con un
gesto candido della mano reiterato, soave e al tempo stesso volgare,
ti chiede di masturbarti. Per lei. Con lei.

Share this Post

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>
*
*