Usciamo dalla nicchia?

Venere e il Sole è una nicchia.

Numeri alla mano, siamo un piccolo gruppo di appassionati di erotismo. Uomini e donne. Accomunati dalla voglia di erotismo di qualità, che ci dia piacere e ci apra la mente.

Questo è un post strano, anche per il Diario del sito. Oggi voglio raccontarvi i numeri – aggiornati – di Venere. E voglio chiedervi aiuto per uscire dalla nicchia in cui ci troviamo. Per provare a crescere.

Occhio: è un post lungo. Per chi è davvero interessato 😉

Partiamo dai numeri quindi. Venere è sempre cresciuto, da quando Carol l’ha fondato. È cresciuto come numero di visitatori ed è cresciuto come coinvolgimento: autori, contatti email, il Club di Venere e più di recente i commenti ai post.

Oggi stiamo meglio che mai. Quando ho preso la gestione del sito temevo il contraccolpo, lo ammetto: temevo che andandosene Carol (che aveva ormai un’identità in rete e un seguito di lettori e amici), il sito mi si sgonfiasse fra le mani. Mi sono buttata, ci ho provata, forse con l’incoscienza di chi in fondo non ha niente da perdere – sono giovane, se va male ci riproverò. E sono stata sorpresa io stessa: dal lancio della nuova versione di Venere, e poi nelle settimane successiva, i numeri sono sempre migliorati. Sempre, costantemente.

Oggi il blog di Venere ha più visitatori che mai. Ci attestiamo attorno ai 5.000 visitatori unici mensili, cioè oltre 150 visitatori unici al giorno di media (per visitatori unici si intendono “nuove connessioni”, cioè non si conta lo stesso computer che visita il sito più di una volta nella giornata). I picchi li tocchiamo nel mezzo della settimana, fra martedì e giovedì, quando si superano abbondantemente i 200 contatti.

Nuove iniziative come i commenti aperti sotto ogni post e i Racconti Liberi hanno raccolto subito dei contributori attivi. Le proposte e i progetti non ci mancano.

Io sono molto contenta di questi numeri. E anche del vedere che crescono. Ma sono anche delusa.
Perché la crescita è costante ma lenta. Niente accelerate, niente picchi: sempre una lenta e costante crescita. E questa è la prova che siamo in una nicchia.

Perché una nicchia?

Provate a pensarci: come fa Venere e il Sole a raggiungere nuovi lettori (e nuovi autori)?
– non abbiamo pubblicità su altri siti
– non abbiamo un indirizzo facilmente memorizzabile (www.qualcosa…)
– non compariamo bene su google (perché siamo “chiusi dentro” a Tumblr e male indicizzati)
– non compariamo bene su Tumblr (perché non facciamo reblogging e spamming in stile tumblr, ma produciamo molti contenuti nuovi)
– non siamo presenti sui social
– non facciamo pubblicità fisica (giornali o altro)

Che cosa resta? Il passaparola. Gli autori che ci segnalano ai loro lettori (ad es. su altri siti come Milu), o i lettori che ci consigliano via email ai loro contatti.

È poco. Siamo quasi nascosti. In un mondo privato come quello dell’erotismo online, in cui i lettori amano per lo più leggere in incongnito (comprensibilmente), il passaparola non è certo l’arma più potente…

Conoscete il paradosso della libellula?

(ok, non QUESTA libellula)

La libellula nasce sott’acqua, come larva. Per parecchio tempo (parecchio per la vita di una libellula) vive sotto la superficie dell’acqua. Poi a un certo punto viene a galla, lascia il suo corpo di prima e si trasforma in libellula: il resto della sua vita lo passa fuori dall’acqua, nell’aria.
Il paradosso è che a quel punto, anche se volesse, non potrebbe tornare sott’acqua: il suo corpo è troppo leggero e non è più in grado di rompere la superficie dell’acqua. Non può più tornare indietro.
Ecco, io vorrei che Venere arrivasse ad avere quel problema: uscisse dall’acqua (la nicchia) ed entrasse in un nuovo campionato.

E dunque, come uscire dalla nicchia?
Prima ho elencato diversi canali per ottenere visibilità. Forse ne ho dimenticati alcuni: a voi ne vengono in mente altri?
Analizzando questi, pensandoci a lungo, mi sono sembrati tutti impraticabili. Non sto ad elencarvi le ragioni per ciascuno, ma credo che le possiate vedere facilmente anche voi. Possiamo discuterne, comunque.

Uno, uno solo, mi pare abbia forse qualche possibilità. I social media.
Non a caso è un canale che diversi di voi mi hanno proposto di provare, nei commenti e via email.

I social media sono essenzialmente Facebook. Quello è il primo, lo sappiamo tutti. Poi se ne possono affiancare altri, Instagram, Twitter.
Questi canali potrebbero essere un modo per raggiungere maggiore visibilità, per andare a parlare là dove la gente sta. Per farsi conoscere e uscire dalla nostra nicchia.

Ma… il fatto è che Venere e i social media sono proprio due mondi opposti. Venere è libera: nessuna censura, piena libertà di immagini e di linguaggio. I social sono il contrario. Su Facebook – per dirne una – non potremmo mostrare nudi, nemmeno un capezzolo, e nemmeno usare un linguaggio troppo esplicito. Dovremmo, insomma, sviluppare un linguaggio ad hoc. Una comunicazione di Venere e il Sole fatta su misura per quel contesto.

Secondo me è assolutamente fattibile. E l’idea è anche molto stimolante. Una sfida, un progetto tutto nuovo, che potrebbe cambiare la storia di Venere e il Sole.
Solo che io non me ne posso occupare.

Per due ragioni: la prima è che sono un’ignorante di Facebook. Non ho una pagina mia (l’ho usata pochissimo e chiusa presto), non lo uso. Non è nelle mie corde. La seconda, già la immaginate: non ho tempo. Stare dietro al blog e a tutte le nostre attività richiede già tutto il tempo libero che ho. E se smettessi, verrebbe a mancare il motore alla base di Venere.

Ecco quindi la conclusione. E la ragione di questo post.
Venere e il Sole cerca un social media manager.
Qualcuno che salga a bordo e provi a sviluppare una pagina su Facebook, ed eventualmente anche su altri canali. Che provi a sperimentare un linguaggio, e che riesca a dedicarci un tempo anche ridotto, ma costante: credo che sarebbe necessario pubblicare non dico tutti i giorni, ma almeno ogni due o tre. Almeno per un periodo di prova, per vedere che risultati dà.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunta, e questo è l’appello che lancio. E l’invito naturalmente è a discuterne, qui nei commenti o via email: magari mi sbaglio, o magari vi vengono altre idee o proposte.

Qualche mese fa io ho buttato il cuore oltre l’ostacolo. Il rischio è di fare un buco nell’acqua: amen. Per me ha funzionato, e ora sono soddisfatta e orgogliosa di aver dato un piccolo contributo a questo progetto, Venere, che è di tutti noi.
Tu che leggi potresti fare lo stesso. 🙂

Stella

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