…vanessa… /2

di LeinaD

Capitolo 2

Fino a che lei disse “…aspetta…fammi girare….fatti…fatti guardare”
provò a parlare ma la voce era spezzata da gemiti e respiri affannati, voleva guardarlo negli occhi, voleva guardare i suoi occhi; per quanto si sforzasse di girare la testa, da quella posizione non poteva guardarlo come voleva e poi quei morsi al collo non facevano altro che farla impazzire ancora di più, si mischiavano dolore e piacere come fossero sangue e fango;
erano sudati ed una goccia di sudore le percorse tutta la schiena in maniera dispettosa e sfacciata, i loro corpi erano lucidi e caldi, avevano iniziato ad emanare quegli odori così eccitanti e così forti che impregnarono tutta la stanza in pochissimo tempo, si accorse solo adesso che quel letto iniziò anche a cigolare e per di più non mancava ad ogni affondo l’inconfondibile rumore provocato dal suo sesso zuppo, rumore di fica bagnata, di spugna impregnata, ma anche di bagno caldo e ditalini, di bocchini infiniti… i testicoli che battevano sul clitoride finivano il quadro, si vide da fuori e si sentì porca…
Marco rallentò e fece per fermarsi, poi spinse il suo pene fino in fondo e rimase immobile, Vanessa si fece indietro e mosse il bacino a destra e sinistra così da sentirlo ancora piu dentro, ancora piu addosso, profondo, lo sentiva sfiorare o toccare chissà quale organo, chissà quale sottile membrana.
La dea dai rossi capelli girò la testa più che poté, si guardarono a lungo i due, sembravano addirittura innamorati, sorridevano, lei schiacciata contro il cuscino, i capelli in disordine e con i lenzuoli ancora stretti nel pugno, lui inginocchiato lì dietro, petto e collo sudato e con la mano sulla spalla la tirava ancora di piu verso se, si stavano scambiando le contrazioni, Marco riusciva a sentire quelle delle labbra di Vanessa e lei sentiva il glande pulsare e diventare enorme.
Sfilò via il cazzo lentamente e Vanessa appena libera si girò , si mise subito in ginocchio davanti a lui e per la prima volta lo guardò bene, aveva un bel petto largo e depilato, pancia piatta, occhi neri e allungati, carnagione scura…quasi zingara, una frase sull’avambraccio scritta in corsivo e qualche altro tatuaggio nascosto gli mostravano il suo amico diverso da quello che pensava fosse, buttò un occhio anche più in basso, il pene era teso, dritto e faceva una leggera curva verso destra, lì non era depilato.
Da quella posizione sentiva clitoride che lamentava la sua parte, era gonfio, rosso, era gia in posizione, pulsava, anche lui voleva godere, anche lui voleva una lingua che lo stuzzicasse, anche lui voleva far parte del gioco e lei lo sapeva bene, lo sentiva e non poteva ignorarlo;
pensava che forse avrebbe potuto sdraiarsi su Marco fare un 69 e… beh farglielo leccare e stuzzicare un po’, insomma senza troppi preavvisi, che male ci sarebbe, i due si conoscevano da anni ormai, certo però è che alla prima scopata non voleva passare da cagna, Marco lo avrebbe succhiato sicuramente e sicuramente lo avrebbe leccato con cura e dedizione…ma lei…maledetto pudore, pensò…
Si avvicinarono e si baciarono con sensualità e morbidezza quasi con educazione, senza lingue, pensavano solo a mangiarsi e succhiarsi le labbra a vicenda, quelle di Marco erano morbide e ben disegnate, la barba incolta non le dava fastidio, sapeva di vino e caffe, Marco non fumava;
a mano a mano quei baci diventarono sempre piu insistenti, bagnati, affamati, Vanessa gli mise una mano sul petto impregnato di sudore, lo sdraiò con decisione, gli camminò inginocchiata lungo il corpo, arrivò all’ altezza del viso, poggiò una mano sul pube rasato e ciuffettato e con due diti si alzo la pelle, l’ altra mano afferrò la testa di Marco, la diresse verso la sua “amica intima” e gli disse… “LECCALA”

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9 Comments

  1. Mi piacciono le descrizioni dei pensieri di lei, sì, decisamente trasmettono quelle buone vibrazioni che lo rendono una lettura piacevole.

    (Scusate, ho in mente “Good Vibrations” dei Beach Boys da stamattina.)

    1. Grazie, spero che piaccia anche agli altri ed ovviamente rimango a disposizione un suggerimenti.

      1. Scrivi da molto, o sono delle “prime volte”? 🙂

        1. Ciao Viktorie, prime volte che scrivo in pubblico, prima scrivevo solo per lei. ?

          1. Perché la faccina triste?

  2. Ottimo stavolta, trasporta molto.
    Mi è piaciuto (a parte ‘diti’ XD), è stato vivido nelle descrizioni.

  3. Perché la vedo sempre meno, ho famiglia io, un compagno lei, la sento nelle vene che scorre nei sogni che torna..

    1. Passione pura eh?
      Mh… buon esercizio la scrittura, in questi casi.
      Capisco il trasporto allora.

  4. Mi piace la passione che esalano le parole che scrivi! Ottima descrizione e coinvolgimento emotivo! 🙂

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