Strane Stranezze – Agalmatofilia
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Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte. Non so voi, ma io oggi mi sento rincoglionita. Davvero! Non riesco a connettere niente! Prima mia madre mi ha dato più volte della ritardata perché rispondevo in ritardo e avevo una faccia da pesce lesso che per metà bastava! Avete presente l’espressività di una statua? La grazia di un corpo senza vita? Ecco, sono messa così oggi: una statua di cera! Ma ad alcune persone può piacere questa cosa…vediamo insieme l’AGALMATOFILIA.
L’agalmatofilia è una parola che deriva dal greco antico e vede l’unione di due parole: “agalma” che vuol dire “statua” e “philia” che vuol dire “amore”. Letteralmente, è una parafilia che vede l’attrazione erotico/sessuale verso le statue. Nella letteratura e nella storia, ricorrono episodi di questa attrazione, particolarmente diffusa nel mondo antico e soprattutto nella Grecia Antica, poiché la mimesis (secondo Platone, la somiglianza delle cose simili alle idee) aveva un ruolo estremamente importante nella cultura dell’epoca. Episodi su questo fenomeno possono essere quello dell’Afrodite Cnidia, una scultura marmorea di Prassitele (360 a.C circa) e primo nudo femminile dell’arte greca, che secondo le fonti abbia suscitato il desiderio erotico in coloro che la ammiravano; parlando di letteratura, invece, ricordiamo “Metamorfosi” di Ovidio, dove il lieto fine viene raggiunto attraverso la trasformazione da statua a donna vera.
Nell’epoca moderna, l’agalmatofilia viene applicata, più che alle statue, alle bambole gonfiabili.
Che dire? Blubear, avevo promesso di fare un episodio di “Strane Stranezze” dedicato alla mucca in miniatura che muggisce facendosi penetrare e alle bambole gonfiabili? Eccotelo servito!
Devo dire che all’inizio ho trovato molto poetica la perversione delle statue, ma quando è avvenuto lo spostamento dalla “statua di Afrodite in posa, meravigliosa e piena di gloria” a “bambola gonfiabile con tette in silicone e vagina quasi vera”, mi è scappato un attimo un “Noooo…” e una risata. Ma la risata più isterica l’ho avuta a vedere le foto che girano su Internet quando si scrive il nome della perversione. ANDATELE A VEDERE!!!
Spero che anche questa puntata vi sia piaciuta! Alla prossima!!