Becoming cuckquean /2

“Ciao!” scrissi, cordiale.“Buonasera. Dammi del lei.” glaciale. lapidaria. Sentii i polsi che mi tremavano, non capii se per la rabbia di essere trattata così, o altro, ma Lei aveva le risposte ed io le domande. Troppe domande.“Mi scuso. Secondo lei dovrei parlargliene?”
“Non ne saresti capace. Rispondimi. Vuoi rendere felice il tuo uomo?” Sì, si lo volevo, ovviamente, le risposi.di Viktorie

Questo contenuto è riservato a un pubblico adulto. Proseguendo nella lettura dichiari di avere almeno 18 anni.

Alessia- Piano inclinato.

Come la teoria del piano inclinato, la minima pendenza causa un rotolare irreversibile ed inevitabile.
Aprii la prima email ricevuta con trepidazione, volevo delle risposte, e forse me le avrebbe fornite.

***

Buongiorno, Ale.
Risponderò alle tue domande molto volentieri: nessun sinonimo. Una cuckquean è una donna che prova eccitazione e piacere nel vedere il proprio partner frequentare altre partner. Questo perché non si reputa adatta, capace, o semplicemente vuole dare piacere alla persona che ama. Le situazioni sono sempre diverse, non sta a me classificare.
E tu, se già hai speso del tempo a capire cosa sia, perché il tuo compagno ha cercato così tanto su queste cose, sei già mentalmente nell’ottica di scoprire cosa piaccia al tuo uomo di questo mondo. Una cuckquean che vuole soddisfare il proprio amato, non essendo in grado di farlo da sola, troverà una mistress, più adatta allo scopo.
La cuckquean è sottomessa alla volontà della mistress, o cuckcake, tutti termini per dire ME, una donna che possiede il tuo uomo, dandogli ciò che tu non sei in grado di dargli.
Non angosciarti, non lo fai volontariamente, è solo che alcune di noi sono… Diverse.
Profondamente diverse.
Il legame? Tra la cuckquean e la cuckcake è molto forte, la cuckquean ama e adora il partner, e vuole soddisfarlo in tutto, anche se questo prevede che intervenga un’altra persona, la cuckcake.
Io sono la risposta ai desideri del tuo lui, il tuo adorato, amato, lui.

A risentirci.

***

Risentirci? Ma che razza di stronza! Aveva risposto alle mie domande, ma con che tono di superiorità, che sicumera, come… Osava!
Chiusi il portatile con rabbia e finsi di non essere tormentata dalle sue parole. Finsi fino alla sera. Poi cedetti.

***

Grazie per le risposte.
Non so cosa fare, la situazione è inattesa. Dovrei parlargliene? Forse è solo una fantasia, non lo so. Sembri molto esperta.

***

Neanche due minuti dopo, Lei rispose. Chiedeva di aggiungerla su un’applicazione per chattare con lei, direttamente, senza mezzi termini. Sarebbe stata online per dieci minuti, poi non l’avrei trovata. Mi sorpresi ad agitarmi così tanto per quelle parole, quella sicurezza estrema, era così… Trasparente anche attraverso un semplice testo scritto, mi misi al tavolo della cucina di corsa, aprendo il programma, pregando di ricordare la password…

Eccola, nickname “Lei”, una foto profilo incomprensibile.

“Ciao!” scrissi, cordiale.

“Buonasera. Dammi del lei.” glaciale. lapidaria. Sentii i polsi che mi tremavano, non capii se per la rabbia di essere trattata così, o altro, ma Lei aveva le risposte ed io le domande. Troppe domande.

“Mi scuso. Secondo lei dovrei parlargliene?”
“Non ne saresti capace. Rispondimi. Vuoi rendere felice il tuo uomo?” Sì, si lo volevo, ovviamente, le risposi.

Nella mia testa cominciava orribilmente a farsi largo l’ipotesi che soddisfare la sua fantasia per una volta potesse essere sensato. E se non l’avessi fatto? Andrea sarebbe andato con qualcun’altra, forse, un’amante? E se ce l’aveva già? Che situazione assurda, e allora se…

“Ti chiedi, lo so, se questa sua fantasia rischia di portarlo a tradirti. Potrebbe benissimo, te lo assicuro. Le persone si amano, ma i rischi sono molti. E succedere quando? E perché? E se non realizzare la sua fantasia lo rendesse arido con te? Vuoi negargli questo? Ti tradirebbe. Meglio una puttanella a caso o una Donna fatta e finita? Sai già tutte queste risposte.”

Quella donna mi terrorizzava, o forse mi eccitava terribilmente. Sentivo il potere che aveva su di me ad ogni parola, volevo risponderle senza farla fuggire, volevo essere rassicurata e lei lo stava facendo, sbattendomi in faccia però la cruda realtà. Avevo l’inguine inaspettatamente solleticato. Le risposi che aveva ragione, temevo che la fantasia diventasse tradimento, ma quella fantasia non mi apparteneva, io amavo Andrea alla follia, ma come potevo lasciarlo libero di fare qualcosa con un’altra…

“Stronzate. Posso sentire la tua fica fradicia. Tu ami Andrea e non lo vuoi perdere, essere cuckquean ti darà un controllo, in parte, sul suo desiderio. Tu scegli la cuckcake, tu scegli la Femmina che trovi degna della persona che ami, questo è il tuo potere, tu vuoi il meglio per lui, perché lui appagato è tutto quello che desideri.”

Tacqui sul particolare delle mie mutande, perfettamente azzeccato, respirando a fatica mi alzai ed andai al rubinetto a prendermi un bicchiere di acqua. Dovevo calmarmi. Tornai alla tastiera.

“Detta così, sembra… Rassicurante. Ho controllo su questa cosa, no?”
“No.”
“…”
“Hai controllo sulla scelta della cuckcake. La migliore donna per la persona che ami, quella che sarà l’ideale per appagare il tuo amato Andrea. Quella che ha ciò che tu non hai. Sicurezza, fascino, bellezza, sensualità. Una cuckcake è superiore alla cuckquean per definizione, le sue mancanze incarnate. La cuckcake viene scelta, ma è migliore. Io sono superiore.”

Mossi stizzita il volto in un cenno di diniego. Superiore. Che imbecille. Sicuramente aveva qualcosa che io non avevo, ma non ero disposta a farmi insultare. Era finita.

“Evita di insultarmi, per favore. Grazie della chiarezza estrema e di aver sprecato del tempo cosi prezioso per te, per le mie domande. Addio.”

Cancellai il suo contatto e chiusi il programma, mi concentrai sull’eliminare quella spiacevole quindicina di minuti della mia vita. Non ci avrei più pensato, forse parlato con Andrea. Forse.

Due settimane dopo, aprii la casella di posta per eliminare un po’ di spazzatura, quando trovai una email di Lei. Mi trovai ad aprirla senza pensare di volerlo davvero.

***

Ho detto di darmi del Lei, cornuta.
Non fingere di non averci pensato ogni giorno della tua melmosa vita di coppia, so che hai il terrore che lui cerchi ancora queste cose, sai il suo interesse, non puoi evitarlo. So come ti batte il cuore quando lui riceve un messaggio e temi che sia una “lei” qualsiasi, so che il primo viaggio di lavoro che farà ti farà impazzire…
Io sono la tua risposta, il tuo appiglio di sicurezza e di scelta in una situazione che ti vedrà solo frustrata e delusa.

Parlane con lui. Sarà sicuramente pronto.
Chiamami.

34********

***

Mi sentii svenire. Era crudele, forte, dura, insultante, e terribilmente… Vera.
Santo cielo, non ci dormivo la notte, pensavo continuamente alle storie di tradimento che sapevo, amiche cornute, amanti, tragedie… Io forse potevo avere almeno la scelta, ma Andrea mi avrebbe davvero tradito? Io ero pronta così tanto a scommettere che non avrebbe mai fatto come tanti altri, anche solo un misero colpo di testa? Sembrava così nervoso per il lavoro, scostante, in questi giorni… E io non riuscivo a rilassarlo come una volta, avevamo litigato due volte solo in quei tre giorni… Ero nervosa e danneggiavo anche lui, forse se per il suo compleanno avessi ceduto all’idea… Sì, il compleanno poteva essere una scusa per tentarlo, un regalo, come potevo…

“Pronto?”
“Sono Alessia. La prego, Lei deve conoscere Andrea.”

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