Becoming cuckquean

di Viktorie

Questo contenuto è riservato a un pubblico adulto. Proseguendo nella lettura dichiari di avere almeno 18 anni.

Alessia- L’antefatto

Dire come sia iniziata, sarà molto semplice e veloce.
All’epoca vivevo con il mio compagno Andrea, un fidanzamento stabile di alcuni anni e una convivenza splendida. Io, timida ragazza, l’avevo conosciuto come istruttore in una palestra in cui mi ero iscritta dopo un mese di gesso ad una gamba, lui, sicuro di sè, un allenatore a tempo perso con un ottimo lavoro, mi aveva subito conquistata. Ci amavamo, avevo aperto a lui la mia intimità come con nessun altro mai, e cercavo di accontentarlo in tutto. Sì, lo confesso, il mio carattere non aiutava ad essere quel genere di fidanzata che si fa gli affari suoi, lo adoravo, lo volevo, era mio, avevo fatto grandi cambiamenti per lui, e sempre ne avrei fatti.

Tutto iniziò con una banale Domenica mattina di una settimana senza Andrea, via per lavoro, dove dopo una tarda sveglia ed un’abbondante colazione mi ero messa a sonnecchiare sul divano, e senza pensarci presi il suo computer portatile dal tavolino per fare delle ricerche, qualcosa per il suo compleanno. Guardai qualche sito, qualche libro, forse un weekend solo io e lui gli avrebbe fatto piacere… Navigai per un’oretta chiarendomi alcune idee e confondendone altre, ma mi stavo muovendo con grande anticipo, così chiusi il computer.
“ops!” esclamai da sola “la cronologia!” Sarebbe stato davvero sospetto se Andrea avesse visto nei siti visitati, durante la sua assenza, weekend per coppie, libri storici che piacevano solo a lui, orologi da uomo… Così aprii la cronologia e cominciai a selezionare tutti i siti visitati quel giorno, quando l’occhio mi cadde sulla cronistoria passata delle navigazioni.

Un sito pornografico. Accidenti… Beh può capitare, povero Andre, era stato a casa da solo 10 giorni mentre io ero in vacanza con le amiche… Sorrisi. Non ero poi così gelosa, anche io mi concedevo qualche doccia “molto rilassante” ogni tanto. Smisi di sorridere espandendo però le schede. Altri siti porno, altri filmati…
“cavolo Andrea, eri proprio in astinenza o sono così pessima a letto??” mi chiesi.
Che diamine erano quei filmati? Cuck… Mistress… Cuckcake?
Cliccai sull’ultimo filmato che recava quel termine così incomprensibile, perché mi pareva il più innocente. Sarà cuPcake? Un porno culinario? Una di quelle cose ridicole…
Sorrisi di nuovo, pensando che forse qualche collega gli avesse spedito il link di qualche filmato imbecille di tette e culi come ogni tanto succedeva, mentre il riproduttore caricava con lentezza esasperante.
No, a quanto pareva una cuckcake era qualcosa che aveva a che fare con… Sesso a tre? Una tizia legata, un… Che cazzo voleva dire? Qualche gioco erotico con Andrea l’avevamo anche provato, ma come… Quelle cose…

Chiusi il sito digitando su un motore di ricerca il termine, e come sempre succede, mi persi per un paio di ore dietro foto, filmati, blog, tutto per me nuovo e incomprensibile, anche curioso se non fosse scaturito da ricerche di Andrea. Ero ferita. Tutto in Inglese, non lo masticavo così bene nei rivoli del gergo e dei blog, finché non trovai il blog di una donna che si definiva “cuckcake”, italiana.
Sembrava un blog molto serio, quasi “di buon gusto” se si può usare il termine, la Cuckcake, la Mistress, Lei, comunque si definisse, portava un nome evidentemente d’arte.
La follia mi spinse a scriverle un messaggio, cordiale e gentile, chiedevo senza mezzi termini una spiegazione di “cosa” fossero una cuckcake, e una cuckquean, termini che trovavo ripetuti spesso. Erano sinonimi forse?
Inviai il messaggio da una casella di posta che usavo solo per newsletter e altre realtà opinabili, cancellai ogni mia traccia della mattinata e mi costrinsi a rilassarmi. Andrea aveva qualche fantasia di quel genere, forse, non c’era niente di male, anche io fantasticavo su qualche collega di lavoro, ma questo non mi aveva mai impedito di essere solo del mio amato Andrea.


Lei- ricevere messaggi.

Ogni giorno arrivava sempre qualche messaggio imbecille, o pure peggio. Il mio blog era un passatempo, ho i miei impegni, ma non gli nego una certa utilità nell’essere una piccola rete da pesca nel mare che frequento.
Sentendo l’ennesima vibrazione del telefonino nel letto, segno di qualche messaggio di posta, sospirai e chiusi il libro che stavo leggendo, distendendomi nell’ampio materasso a due piazze e allungando una mano lo afferrai. Rimasi lì distesa, godendomi la sensazione di espandermi nello spazio morbido con il mio corpo, mentre avviavo l’applicazione di posta.
Messaggio da segaiolo. Elimina.
Segaiolo. Elimina.
Troll. Elimina.
Acquisto di pillole per indurirmi il cazzo, perché no?… Elimina.
AleBlond@****, oggetto “mi scuso per le domande, ma…”. Leggiamo un po’.

***

Buongiorno.
Ho letto il tuo blog durante qualche ricerca su internet… Ho visto che il mio compagno sembra appassionato di cose come queste, ma trovo molto in inglese e non capisco… Volevo farti delle domande, posso? Cos’è una cuckcake? Una cuckquean? Sono sinonimi? C’è un legame? E non so… Cos’è tutto questo?
Mi scuso per le domande sciocche, sarò felice se mi risponderai.

Ale

***

Scoppiai a ridere da sola, che razza di sciocca…
Una sciocca ideale per il mio divertimento, però. Ne avevo già trovate così, erano le prede migliori, timorose, spaventate dalla novità… Avrei risposto alle sue stupide domande, pasturato la zona, acchiappato e pescato. Questa era la mia natura, la mia capacità, il mio desiderio. Presi la canna e lanciai.

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