DOLCETTI – Mattina in mostra
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Che bella mattina soleggiata.
Ancora in pigiama apro la finestra lunga in cucina che da sul terrazzino e mi stiro per sentire i muscoli.
A tradimento le mani di mia moglie sui fianchi e poi sul torace facendo la scema coi miei capezzoli, sapendo benissimo che mi avrebbe portato ad un’erezione.
Certo davanti alla finestra spalancata non mi sentivo a mio agio, ma lei continuava, infilando la sua mano tra le mie gambe da dietro, massaggiando i testicoli e testando il mio stato, di tanto in tanto con morbide carezze.
Io rimanevo immobile, incapace di distogliere la sua attenzione da me e la mia dalle sue mani sottili e affusolate. Voleva fare un gioco, mi disse e abbassò l’elastico dei pantaloni del pigiama, fino a lasciare esposta la mia erezione alla brezza mattutina.
Un brivido e una scossa.
Osservavo con incredulità ciò che mia moglie stava facendo e, molto attentamente, le finestre del palazzo di fronte: mi dissi che era una fortuna che fosse già tardi e tutti fossero già andati al lavoro.
Però, con voce sensuale e un tono di una maliziosità che raramente aveva usato, lei mi fece notare che c’era una persona alla finestra: Elena stava guardando, apparentemente interessata da ciò che stava succedendo nel palazzo di fronte a lei.
Mia moglie sapeva che quella donna mi piaceva e qui il suo gioco si fece imbarazzante: la salutò con un cenno, attirando la sua attenzione ancora di più e mi chiese di rimanere immobile di fronte a lei.