Uno scrittore asessuato

La penna in mano. Sto pensando almeno da mezz’ora al racconto da scrivere. E’ tanto che vorrei scrivere un racconto erotico. Non l’ho mai fatto.

Eppure mancano le idee. Le ispirazioni.

Racconto etero ? Orgia ? Tradimento ? Trio ? Queen ?

Nulla. Penso e ripenso, ma l’ispirazione non arriva. Quasi mi addormento fra i miei problemi.

Non so da quanto ti conosco. Se da una vita o da istanti. Se ti ho incontrato l’altra settimana in una squallida chat o stiamo insieme da una vita.

Ti desidero. Vorrei baciarti, possederti, prenderti.

Sono un animale questa sera. Bestialità pura. Eppure di te voglio solo la tua mente.
Mi avvicino. Voglio prenderti. Brutalmente. Con Dolcezza. Da animale. Dolce come non mai.

Ti bacio tutta. E mai sono stato così duro. Mai come ora vorrei sapere chi sei, cosa provi, come godi, il tuo presente, il tuo passato.

Ti penetro in un istante. E’ sesso allo stato puro. Ma sei tu. Il mio cazzo e la mia mente sono una cosa sola con il tuo corpo, con le tue voglie. I tuoi pensieri pervadono i miei. Eppure come vorrei essere una sola cosa con te. Fondersi.

Il tutto diventa più convulso. Per un attimo mi balena l’idea che tutto questo potrebbe finire. Mi svuoto di tutte le paure e si, la tua figa che cola sul mio pene mi regala una sensazione di unione pari alla fusione dei nostri pensieri.

Ti domino, ma entrambi sappiamo che sono schiavo impotente di fronte al tuo desiderio.

Il desiderio monta. Sento una luce, una energia che passa diretto dal mio pene, entra in te, nel tuo ventre con decisione e poi sgorga dalla tua bocca, dai tuoi occhi. Voglio annegare, atterrirmi nei tuoi occhi e bere del tuo sorriso.

La luce monta con foga, vedo l’orgasmo nei tuoi occhi. Vorrei che quella luce che esce dai tuoi occhi durasse per sempre in questo istante. assieme a quel sorriso che mai potrei dimenticare. Animali, angeli, demoni. Tremi. Ridi. Nei tuoi occhi sto agguantando la verità che cerco nella vita. Di nuovo quella paura. Ti bacio e la saliva mi pare una cosa sola con i tuoi umori da monta. La lingua. Il cazzo. Tu che mi cingi. Il tuo sesso che m stringe in un abbraccio di desiderio.

Prendo le tue mani ed il mondo diventa un salone fatato con te ed io che danziamo liberi un tango di sesso. Un valzer d’amore. Un passo, due passi. Nudi danziamo gesti d’amore. Ci rotoliamo liberi fra le lenzuola come un nuovo ballo. Ti bacio con una passione pari al mio cazzo che ti implora.

Un rumore mi distrae dai miei pensieri. Dove ero rimasto.

Ah ecco, si. Al mio racconto. Eppure non ho idee. Trio ? Etero ? Nulla.

Non è che sto diventando uno scrittore asessuato ?

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